
Con decreto 327/2022, il Ministero del Lavoro ha individuato per il 2023 i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna ai fini dell’applicazione degli incentivi alle assunzioni femminili.
I settori con oltre il 25% della disparità di genere sono:
- agricoltura, 48%;
- costruzioni, 82%;
- industria estrattiva, 68,5%;
- acqua e gestione dei rifiuti, 64,7%;
- industria manifatturiera, 46,6%;
- industria energetica, 44,4%;
- servizi di trasporto e magazzinaggi, 58,1%;
- informazione e comunicazione, 37,3%
- servizi generali delle PA, 29,6%.
Lo sgravio previsto consiste nella riduzione del 50% per i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, applicata sulla nuova assunzione: per 18 mesi in caso di contratto a tempo indeterminato, 12 mesi per contratto a termine, 18 mesi per trasformazioni a tempo indeterminato (comprendendo il primo e il secondo rapporto di lavoro).
Solo relativamente alle assunzioni che rientrano nel periodo tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022, inoltre, lo sgravio arriva fino a coprire il 100% dei contributi previdenziali entro il limite massimo di 6mila euro annui.