IFI aiuta i giovani ad aprire la loro start up

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 7 Maggio 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

Gianfranco Tonti, Presidente di IFI, ha presentato al pubblico di DNA.italia – kermesse torinese dedicata alla cultura dell’innovazione – il progetto startup, che mette i giovani in condizione di trasformarsi in imprenditori di se stessi e aprire un locale con un investimento modesto.

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La società  pesarese, leader nella produzione di arredamento e attrezzature per bar e locali Food&Beverage, è riuscita così a portare una ventata di aria fresca ai ragazzi che desiderano tentare l’avventura di aprire un bar

Pur contenendo al massimo i costi, IFI è riuscita nella sfida di dotare start up di quanto serve a un servizio bar professionale, senza rinunciare ad un design moderno, funzionale e sostenibile; le strutture possiedono infatti alcuni accorgimenti tecnici pensati per massimizzare il risparmio energetico e viene garantita la totale assenza di formaldeide.

L’incontro è stata inoltre occasione per Tonti di confrontarsi con giovani imprenditori che si sono messi alla prova con progetti più “immateriali”: è stata messa in luce la forza e l'importanza delle idee, che possono trasformarsi in imprese eccellenti, ma che «si scontrano tutti i giorni con una latitanza delle istituzioni che non sanno stare al passo con l'innovazione e non offrono alle start up né gli investimenti né il supporto che meritano».

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Gli investimenti, almeno a livello europeo, non mancherebbero; il problema è però che «le istituzioni parlano lingue diverse dagli imprenditori e, mentre questi cercano
continuamente il confronto con gli organi preposti, i governi non riescono ad affrontare il problema in maniera strutturata».

Gianfranco Tonti cerca pertanto un confronto tra le start up e le PMI: «gli imprenditori devono capire che il passato non garantirà  più un futuro. Dobbiamo imparare dagli startupper e ridare sostanza a un design che non è più solo forma e colore, ma è contenuto e innovazione».