Le imprese possono consegnare ai dipendenti la busta paga elettronica, anche senza bisogno di ricorrere alla PEC (Posta Elettronica Certificata).
Basta una semplice email da inviare presso la casella di posta del dipendente o da pubblicare in apposita area del sito web aziendale (web mail o area riservata ad accesso esclusivo del lavoratore attraverso password).
La novità è frutto di una recente risposta del Ministero del Lavoro ai Consulenti del Lavoro (interpello numero 13 del 30 maggio 2012).
Per il via libera al cedolino paga elettronico, o basta paga online che dir si voglia, non sono necessari provvedimenti: la normativa vigente in materia (legge n.4 del 5 gennaio 1953) non contiene alcun riferimento alla necessità di distribuire la busta paga in forma cartacea.
Basandosi su questo, un precedente interpello del Ministero del Lavoro (2 aprile 2010, n° 8) aveva già ritenuto legittima la consegna della busta paga attraverso la posta elettronica, certificata e non.
Ora, il Ministero ha di fatto ribadito quanto sopra e messo nero su bianco il via libera alla busta paga elettronica anche in altre forme, come lo spazio web.
PROCEDURA.
1. Se l’azienda sceglie di inviare il cedolino paga per posta elettronica deve assicurarsi che il dipendente possa anche poter stampare l’email paga («possibilità di entrare nella disponibilità del prospetto e di poterlo materializzare»). Ed è «opportuno» che il datore di lavoro preveda una procedura che possa comprovare l'avvenuto adempimento nei confronti di ciascun lavoratore.
2. Se invece l’azienda pubblica la busta paga su un’area riservata del sito web aziendale, l’accesso deve essere consentito solo al lavoratore interessato, «mediante utilizzabilità di una postazione internet dotata di stampante e l'assegnazione di apposita password o codice segreto personale».
In entrambi i casi è necessario che della collocazione mensile dei prospetti di paga risulti traccia nello stesso sito. In altri termini, il lavoratore deve sapere che la busta paga è stata consegnata.