Bonus Mobili verso la stabilizzazione

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 11 Aprile 2014
Aggiornato 18 Aprile 2014 10:30

Bonus Mobili stabile, almeno fino al 2020, bonus ad hoc per l'ammodernamento degli alberghi e IVA agevolata per gli arredamenti: le misure allo studio del Governo.

Il Governo sta studiando il modo di rendere il Bonus Mobili un’agevolazione strutturale, o almeno di prorogarlo fino al 2020 (detrazioni IRPEF come incentivo all’acquisto di arredi ed elettrodomestici associati ad una ristrutturazione edilizia agevolata). Con il Piano Strategico Nazionale per il Turismo potrebbero arrivare anche detrazioni ad hoc per gli alberghi.

=>Come applicare il Bonus Mobili nel Modello 730/2014

Bonus Mobili

Ad annunciarlo è stato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari, all’inaugurazione del Salone del Mobile di Milano. Necessario, tuttavia, trovare le coperture necessarie a garantire la proroga alle detrazioni del 50% previste dal DL Ecobonus 63/2013 e concesse a chi acquista mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza in fase di ristrutturazione.

=> Piano Casa e Bonus Mobili 2014

Turismo

Per quanto riguarda gli interventi di ammodernamento degli alberghi, il sottosegretario Vicari ha rivelato che si sta valutando la possibilità di concedere dei bonus ad hoc per interventi di ristrutturazione di importo minimo di 100 mila euro.

Il tutto potrebbe essere inserito in fase di adozione delle misure per il turismo previste dal Documento di Economia e Finanza (DEF) varato in questi giorni dal CdM. L’obiettivo è di dare nuovo impulso ad un settore che, secondo le stime di FederlegnoArredo e Confindustria, già oggi investe circa 4,3 miliardi di euro l’anno per il rinnovo totale delle strutture ricettive. I nuovi incentivi potrebbero far crescere gli investimenti di almeno un miliardo l’anno, solo considerando il rinnovo di arredamenti e finiture.

Edilizia, le semplificazioni nel DEF 2014

IVA agevolata

Tra le proposte di FederlegnoArredo ed i sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil c’è anche quella di applicare un’IVA agevolata agli arredi, se non per la totalità dei consumatori, almeno per le giovani coppie e i nuclei monogenitoriali con figli minori.