Puglia: 1 milione e mezzo di euro per le PMI

di Teresa Barone

18 Giugno 2012 09:07

La CCIAA di Lecce stanzia nuove risorse a favore delle PMI: in arrivo il bando “Fare impresa nel Salento 2012”.

La Camera di Commercio di Lecce ha annunciato la prossima pubblicazione del bando “Fare impresa nel Salento 2012”, destinato alle micro, piccole e medie imprese della Provincia e finalizzato a promuovere lo sviluppo e il consolidamento delle attività con più di 36 mesi di vita, ma anche a incentivare l’occupazione del territorio.

Bando “Fare impresa nel Salento 2012”

Il bando è basato su un plafond di 1 milione e mezzo di euro, pari a un terzo del bilancio totale della CCIAA di Lecce messo quindi a disposizione per le imprese. Oltre al finanziamento di interventi che spaziano dall’acquisto di macchinari e sistemi informatici e alle spese per la realizzazione di siti Web e e-commerce, il bando prevede incentivi per le acquisizioni di marchi e brevetti e dei diritti di accesso al franchising, ma per l’allestimento di impianti e attrezzature per la realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale e al risparmio energetico.

Una parte delle risorse sono tuttavia finalizzate alla promozione di nuove assunzioni attraverso lo stanziamento di ottomila euro alle imprese che  attivano contratti a tempo indeterminato, e di 5 mila euro per la stabilizzazione dei lavoratori precari. Questo il commento del presidente della CCIAA Alfredo Prete:

«Bisogna essere realistici, nella provincia di Lecce il Pil è a meno 5,1% e questo dato non mi fa stare certo tranquillo. Quindi dobbiamo ripartire, perché noi salentini siamo come gli alberi di ulivo, siamo forti, per cui dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire. Ma le istituzioni, la politica, soprattutto, i partiti non possono continuare a litigare, devono mettere da parte i colori delle bandiere, le differenze, perché le divisioni fanno male. Forse la politica non è al corrente che nel Salento stanno per chiudere aziende storiche, attanagliate dalla crisi economica e dalla pressione fiscale, giunta ai massimi livelli, la più alta in Europa.»