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Ristrutturazioni edilizie: il nuovo pacchetto incentivi

di Barbara Weisz

Pubblicato 22 Maggio 2012
Aggiornato 8 Giugno 2012 08:56

La bozza del nuovo provvedimento per le ristrutturazioni edilizie nel decreto Sviluppo: detrazioni IRPEF dal 36 al 50%, tetto di spesa raddoppiato, bonus 55% per efficienza energetica strutturale.

Aumento aliquote e tetti di spesa per lavori di ristrutturazione edilizia, riconferma incentivi per l’efficienza energetica, agevolazioni per la compra-vendita di abitazioni e possibili alleggerimenti sul fronte IMU: sono le misure del Decreto Incentivi allo studio del Ministero dello Sviluppo Economico per rilanciare gli investimenti, che potrebbero confluire nel più ampio Decreto Sviluppo di prossima approvazione da parte del Governo.

Il pacchetto infrastrutture sarebbe composto da una ventina di articoli, sotto il titolo «provvedimento di urgenza in materia di infrastrutture e trasporti».

Ristrutturazione edilizie

Sul fronte Edilizia, sono due i provvedimenti principali in via di definizione, che mirano ad incrementare altrettante agevolazioni:

  • aumento detrazioni IRPEF per le ristrutturazioni al 50%, (dal 36%);
  • innalzamento tetto di spesa per i lavori fino a 96mila euro per ciascuna abitazioni (da 48mila).

L’obiettivo è quello di rilanciare gli investimenti in Edilizia, uno dei settori più colpiti dalla crisi. La situazione «fortemente negativa che, ormai da cinque anni, sta vivendo il settore delle Costruzioni, sta manifestando i suoi effetti anche sulla tenuta del tessuto imprenditoriale», denuncia l’ANCE, associazione azionale costruttori edili.

Gli ultimi dati (Cerved Group) parlano chiaro: negli ultimi tre anni (2009-2011) il 23% dei fallimenti in Italia ha riguardato imprese di costruzioni, e la tendenza è proseguita nel primo trimestre 2012, con un ulteriore aumento delle procedure fallimentari. In termini di insolvency ratio (frequenza dei fallimenti) l’edilizia è seconda solo all’industria.

La relazione tecnica sul capitolo ristrutturazioni edilizie non prevede per il 2012-2013 costi per l’erario, che scattano dal 2014. Per il 2013 si stima un incremento di gettito di 47 miliardi, mentre i numeri diventano negativi a partire dal 2014, con costi a 82 miliardi, che diventerebbero 580 nel 2015, 894 nel 2016, e oltre 1200 miliardi nel 2017.

Efficienza energetica

Per quanto riguarda il sostegno all’efficienza energetica, la proposta è quella di riconfermare gli incentivi 55% (bonus detrazione IRPEF). Il tetto massimo di spesa per i lavori cambia a seconda delle tipologie di intervento:

  • 100mila euro per impianti di condizionamento;
  • 60mila euro per infissi;
  • 60mila euro anche per pannelli solari e fotovoltaici;
  • 30mila euro per caldaie a condensazione.

Le previsioni di spesa: fino al 2014 si prevede un incremento di gettito (+49,2 miliardi nel 2013 e +30,2 mld nel 2014), poi dal 2015 c’è invece una perdita di gettito (-253 mld nel 2015, -419 mld nel 2016, -586 mld nel 2017).

Altre misure

Non si esclude che il pacchetto infrastrutture possa prevedere anche altri strumenti fra cui uno sconto IMU. Anzi, una vera e propria esenzione per due anni per le prime case di valore inferiore ai 200mila euro. Si studia anche la possibile detrazione totale (oggi l’agevolazione è parziale) degli interessi passivi sui mutui per la prima casa. Infine, c’è l’ipotesi di una detrazione delle imposte di registro per le compravendite di abitazioni, sempre entro il limite dei 200mila euro di valore, in questo caso non limitata all’abitazione principale.

L’intenzione è di inserire il pacchetto nel Decreto Sviluppo entro fine maggio, nel più ampio quadro di misure per la crescita e in favore delle imprese (es:: eliminazione limiti di età per le S.r.l. semplificate), assieme altre norme che riguardano il rilancio delle grandi opere e delle infrastrutture: per attirare capitali privati si pensa a tassazioni agevolate sugli investimenti e a strumenti come i project bond.