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E-Commerce alimentare: eBay punta sull’EXPO 2015

di Barbara Weisz

Pubblicato 2 Marzo 2015
Aggiornato 12 Aprile 2015 08:43

Zero commissioni per le PMI che investono nell'e-Commerce alimentare, accordo con il ministero a tutela della qualità del Made in Italy, i dati di mercato: iniziative eBay in vista di EXPO 2015.

Una promozione per chi vuole vendere prodotti agroalimentari online, un accordo con il ministero per proteggere il Made in Italy, gli strumenti all’avanguardia per l’e-Commerce alimentare: eBay mette a punto una strategia a 360 gradi per spingere sul “food” italiano in vista di EXPO 2015. Il ragionamento di base è il seguente: l’esposizione universale rappresenta un’occasione unica, l’agroalimentare in Italia vale circa il 17% del PIL ma a livello di e-Commerce, pur con numeri in crescita, gli spazi di miglioramento sono notevoli, visto che il food nel 2014 ha costituito l’1% del commercio elettronico (contro il 13% del Regno Unito). Ed ecco la promozione eBay: dal prossimo 2 aprile, zero commissioni sulla compravendita dei prodotti alimentari sul marketplace digitale.

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Significa che le aziende che investono nell’e-Commerce alimentare su eBay pagano solo i costi dell’inserzione oppure quelli del negozio online, con la formula prescelta: si va dai 17,35 euro al mese per il negozio base ai 33,91 del negozio premium (che offre una serie di benefici aggiuntivi come le inserzioni gratuite sui siti di Spagna, Francia, Belgio e Olanda, per le prime 200 inserzioni mensili sul sito dell’Astralia, per le prime 500 su eBay.com), ai 260 euro del negozio premum plus, uno strumento di vendita a forte vocazione internazionale, con inserzioni gratuite per tutta Europa, Australia e per 2500 inserzioni al mese in tutto il mondo. Normalmente, a queste tariffe bisogna aggiungere la commissione sul prezzo di vendita, pari all’8,7% sul prezzo del prodotto, mentre dal 2 aprile questo costo viene annullato. Le varie formule possono anche prevedere un costo aggiuntivo per le singole inserzioni, ma la promozione prevede che per i negozi premium, non si paghino nemmeno queste.

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In vista di EXPO, quindi, aprire un negozio su eBay per un rivenditore professionale del settore agroalimentare risulta più conveniente del solito. Questa iniziativa, spiega Claudio Raimondi, Country manager eBay in Italia:

«È parte di una più ampia strategia finalizzata a supportare le aziende italiane, in particolare le PMI, fornendo loro una piattaforma di business unica, capace di sostenere i loro affari e le loro strategie d’internazionalizzazione a costi contenuti, in modo sicuro, completo e affidabile. EBay quindi vuole facilitare l’ingresso delle PMI alimentari in un mercato ancora ampiamente da popolare».

E qui si inseriscono i dati sull’andamento dell’e-Commerce alimentare.

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Le vendite 2014 dell’agroalimentare su eBay.it nel 2014 sono cresciute del 17%, con un prezzo medio di una certa rilevanza (31 euro). Il totale dei prodotti in vendita ha superato quota 265mila, e sulla piattaforma si registra un acquisto ogni 73 secondi. Cosa comprano i consumatori? Ecco alcuni dati sempre relativi al 2014: 2.792 prodotti nella sottocategoria “Dolci e Biscotti”, 25.733 in “Pasta e condimenti”, 8.146 prodotti in “Salumi e Formaggi”.

Come detto, però, i margini di crescita sono notevoli, se si pensa a quell’1% di vendite e-Commerce del food italiano paragonato al 13% britannico. Qui interviene Maria Letizia Gardoni, delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa, che sottolinea come siano effettivamente poche le PMI che investono nel commercio elettronico. Non sono moltissimi i produttori agricoli con un sito web, il 35%, e sono ancora meno quelli che fanno e-Commerce, il 13%. Il web rappresenta invece un’ottima opportunità per esportare su mercati internazioali, obiettivo a cui punta il 15% dei produttori che investono online. Del resto, stiamo parlando di un settore che in termini di export vale fra i 33 e i 34 miliardi di euro.

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Uno dei punti critici tradizionali è rappresentato dal cosiddetto italian sounding, ovvero il falso Made in Italy. Coldiretti è tradizionalmente impegnata nella sensibilizzazione e nella lotta alla contraffazione alimentare, e su questa strada si inserisce anche eBay, che nel 2014 ha siglato con il ministero per le Politiche Agrciole un memorandum d’inetsa, insieme all’AICIG (associazione italiana consorzi indicazioni geografiche), per la protezione dei prodotti DOP e IGP. Risultato: in dieci mesi, 150 prodotti sono stati ritirati da eBay perché non rispettavano le regole sulla tutela della qualità. Spiega Stefano Vaccari, Capo Dipartimento dell’ICQRF (la struttura del Ministero per la tutela della qualità e repressione frodi):

«Lavoriamo ora per allargare il campo di azione dell’accordo ad altri prodotti e proposte interessanti saranno illustrate il 19 marzo prossimo a Lodi, nel corso del Forum internazionale sulla tutela del “cibo vero”. Si tratta di un appuntamento importante verso EXPO 2015 e proprio al contrasto delle frodi sul web è dedicato un focus del Forum».

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