PMI più internazionali con il Social Commerce

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 9 Gennaio 2014
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:51

Le PMI che desiderano migliorare i progetti di internazionalizzazione legati al commercio elettronico, devono valutare i vantaggi che il Social Commerce può offrire per distribuire prodotti e servizi su scala nazionale e internazionale. Si sfruttano i social media e altri strumenti online, per aumentare le interazioni, i particolare nella vendita di prodotti e servizi nonché nell’assistenza al cliente.

I canali social da integrare nelle piattaforme di e-commerce sono numerosi: Facebook, Twitter, You Tube, Quora, Sideshare, Flickr, Pinterest e Linkedin (nel caso in cui volessimo acquistare risorse umane per il progetto di internazionalizzazione).

La scelta dei canali dipende dagli obiettivi commerciali e di comunicazione, definiti in fase di pianificazione. Senza un’adeguata strategia, ogni progetto di internazionalizzazione e Social Commerce è infatti rischioso, rivelandosi un fallimento con spreco di risorse.

L’utente che partecipa ai processi di Social Commerce non è un “semplice” acquirente: grazie alle applicazioni offerte oggi alle diverse piattaforme, può produrre contenuti autonomamente, condividendoli con altre persone che navigano in Rete; prima di acquistare possiamo infatti leggere commenti, recensioni e consigli di chi conosce uno specifico prodotto, rilevando informazioni utili che influiranno sulla scelta di acquisto positiva o negativa.

Gli imprenditori che guidano le PMI interessate al social commerce, dovrebbero visitare il sito di Ikea per immaginare le opportunità  di sviluppo commerciale nelle loro aziende. Dai grandi si ha sempre qualcosa da imparare!