2011, l’anno della videoconferenza

di Tullio Matteo Fanti

24 Gennaio 2011 17:30

Le videoconferenze si rivelano sempre più un felice connubio tra risparmio sui costi e potenziamento delle attività aziendali, oltre ad un business che vedrà la sua esplosione nel 2012

Cresce e continuerà a crescere secondo IDC l’utilizzo delle videoconferenze a livello aziendale e il 2011 segnerà un vero e proprio anno di svolta per il business legato a tale tecnologia. La carta vincente delle videoconferenze è rappresentata da un felice connubio tra risparmio sui costi e potenziamento delle attività aziendali, soprattutto quelle più piccole.

Complice la recessione dell’economia, sempre più Pmi si sono trovate in questi ultimi anni nella necessità di assolvere ad un duplice compito: evitare un eccessivo sfruttamento delle risorse economiche aziendali, rispondendo al contempo alla crescente necessità di stabilire contatti con persone in tutto il mondo (clienti, fornitori, partner).

Il punto di congiunzione ideale tra queste due necessità si è così focalizzato sulle videoconferenze, oramai sempre più accessibili tramite soluzioni quali smartphone, Skype e YouTube. Secondo IDC, dal 2009 ad oggi il mercato delle videoconferenze e della telepresenza è cresciuto del 17%, con un giro d’affari che supererà nel 2012 i 5 miliardi di dollari.

Al primo posto tra le ragioni per cui adottare le videoconferenze in azienda, si conferma il risparmio sui costi, che permette di distribuire con maggiore efficacia le risorse e potenziare così il business. Le chiamate video avvengono oramai in tempo reale, offrendo così un importante potenziale di crescita alla collaborazione e alle relazioni di lavoro, con particolare beneficio per le piccole e medie aziende.

Punti cardine delle videoconferenze, tre fattori: la tecnologia, la banda e l’interoperabilità. Nonostante la tecnologia sia già pronta e matura da oramai alcuni anni restano alti i costi ad essa correlati, soprattutto nel caso in cui si necessiti di banda particolarmente elevata, spesso necessarie per assolvere ad un utilizzo business delle comunicazioni via video. Di recente si è comunque assistito ad un generale decremento dei costi legati a tecnologia e bandwidth, al punto che ora alcune compagnie riescono ad avere un primo ritorno sugli investimenti legati alle funzionalità. L’entrata in un territorio di vantaggio economico è il segno primo (nonché concausa) del ribaltamento di fronte e della prospettiva per cui in tempi brevi la videoconferenza possa diventare elemento comune e quotidiano in molte piccole realtà aziendali.