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Intelligenza Artificiale su Smartphone con Google Bard

di Noemi Ricci

24 Gennaio 2024 09:58

Con il nuovo assistente basato sull'intelligenza artificiale Bard, Google punta ad aprire nuove frontiere per la gestione dello smartphone.

L’intelligenza artificiale approda sugli smartphone grazie a Google, che ha integrato l’AI nel suo assistente virtuale per offrire agli utenti un’esperienza più ricca, versatile e personalizzata. Durante l’evento Pixel 8, Big G ha infatti svelato “Assistant with Bard“, una nuova funzionalità che promette di rivoluzionare il modo in cui siamo abituati ad interagire con gli assistenti virtuali sul cellulare.

Alimentato da Bard, potente strumento di intelligenza artificiale generativa (Gen AI), garantisce all’utente un’esperienza più ricca e versatile.

Bard, non solo assistente virtuale

L’intelligenza artificiale diventa elemento chiave della nuova esperienza di assistenza virtuale, ma si va oltre. A riprova di ciò, nell’ultima versione dell’app Google, la numero 15.2, si osservano due novità:

  • non c’è più la voce “Impostazioni di Assistant with Bard” ma direttamente “Impostazioni di Bard“;
  • non c’è più “Impostazioni dell’assistente classico” ma “Impostazioni dell’Assistente Google“.

Bard non rappresenta però una versione alternativa di Google Assistant bensì una sua evoluzione, un passo avanti significativo grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale.

Assistant with Bard: le funzionalità

Ecco alcune delle caratteristiche più interessanti di Assistant with Bard:

  • Capacità generative: Assistant with Bard non si limita alla semplice esecuzione di comandi. Può generare testo in modo creativo, scrivere diverse forme di contenuto, tradurre lingue e persino rispondere a domande in modo approfondito e informativo. Ad esempio, potremmo chiedere a Bard di “scrivere una poesia sulla bellezza della natura” o “generare un’idea per la trama di un racconto”.
  • Ragionamento e adattamento: Assistant with Bard non ha delle risposte pronte standardizzate, può capire il contesto della conversazione e adattarsi di conseguenza. Se due utenti pongono la stessa domanda, ad esempio: “dimmi qualcosa di interessante”, non fornirà semplicemente una risposta casuale, ma cercherà di capire quali sono gli interessi del singolo utente e fornirà qualcosa che, potenzialmente, egli ritiene davvero interessante.
  • Personalizzazione: Assistant with Bard impara dalle interazioni con l’utente e si adatta alle sue preferenze nel tempo. Più si usa, più riuscirà a capire le sue esigenze per fornirgli l’assistenza di cui ha bisogno.
  • Interazione multimodale: è possibile interagire con Assistant with Bard tramite testo, voce o persino immagini. Ciò significa che è possibile chiedere informazioni, generare contenuti e controllare i propri dispositivi in qualsiasi modo si preferisca.

Allo stato attuale, Assistant with Bard è ancora in fase di sviluppo, ma dovrebbe essere reso disponibile al pubblico entro la fine dell’anno. Inizialmente sui dispositivi Android e iOS, ma in futuro potrebbe essere esteso ad altre piattaforme.