Apple avrebbe da poco avviato una prima fase di test per sperimentare le funzionalità di una nuova edizione dell’iPhone. L’indiscrezione circola online da alcuni giorni ed è principalmente basata sui registri delle connessioni utilizzate dalla applicazione iBART del trasporto pubblico di San Francisco. Informazioni simili permisero lo scorso anno di identificare i primi test del modello iPhone 3GS, al momento l’edizione più recente della serie targata Cupertino.
L’applicazione iBART viene utilizzata dagli abitanti dell’area metropolitana di San Francisco per conoscere orari, percorsi ed eventuali disservizi del trasporto pubblico locale. L’applicativo si appoggia sulle soluzioni offerte da Pinch Media per ottenere dati statistici sui modelli di iPhone utilizzati e sulle versioni del software. Informazioni preziose, poiché consentono agli sviluppatori di valutare l’andamento nell’utilizzo dei terminali della mela morsicata e dunque di pianificare l’evoluzione dell’applicazione.
Stando alle prime informazioni, nel corso degli ultimi giorni Pinch Media avrebbe identificato tra le statistiche una nuova tipologia di terminale definita “iPhone3,1”. Tale denominazione sembra essere in linea con la progressione numerica adottata da Apple per definire il proprio celebre smartphone. La prima edizione dell’iPhone era stata definita “iPhone1,1”, mentre la versione iPhone 3G era stata inizialmente battezzata con il nome “iPhone1,2” poiché introduceva un numero particolarmente limitato di novità. L’ultimo modello, l’iPhone 3GS fu invece battezzato con la sigla “iPhone2,1” in virtù delle numerose innovazioni introdotte.
A rigor di logica, dunque, la nuova edizione del celebre telefono cellulare evoluto dovrebbe essere “iPhone3,1“, come confermato anche dai dati rilevati da Pinch Media tramite l’applicazione iBart. Tale dicitura era stata, inoltre, identificata anche nelle prime versioni beta del sistema operativo iPhone OS 3.0 durante lo scorso mese di marzo.
Secondo gli immancabili rumor online, il nuovo dispositivo Apple potrebbe compiere il proprio debutto sul mercato tra i mesi di giugno e luglio del prossimo anno, come del resto è già avvenuto in passato per il lancio delle precedenti edizioni dell’iPhone. Il nuovo modello potrebbe ospitare un processore con una maggiore potenza di calcolo e un nuovo modulo 3G per sfruttare al meglio le potenzialità della banda larga via rete cellulare.
Le novità potrebbero anche interessare la gestione delle mappe e delle informazioni geografiche, una delle funzionalità maggiormente gradite e utilizzate dagli utenti dell’iPhone. Gli indizi in tal senso non mancano, a partire dalla decisione di Apple di acquistare alcuni mesi fa Placebase, uno dei competitor di Google Maps. L’implementazione di una soluzione propria per la gestione delle mappe potrebbe consentire a Cupertino di allentare ulteriormente i rapporti con Mountain View, messi a dura prova dalla decisione di Apple di non accettare nell’App Store alcune applicazioni realizzate da Google.
Le ipotesi su una rivoluzione sul fronte delle informazioni geografiche sembrano trovare conferma negli ultimi annunci di lavoro pubblicati da Apple. La società è alla ricerca di esperti nel campo delle mappe online e dei servizi di geolocalizzazione per «portare l’utilizzo delle mappe verso nuovi livelli, ripensare come gli utenti utilizzano le informazioni geografiche e cambiare il modo in cui gli utenti cercano le cose». Un annuncio insolito per Cupertino, che potrebbe celare l’intenzione di andare oltre l’attuale modello di collaborazione con Google per sperimentare soluzioni autonome.
Come da tradizione in questi casi, Apple non ha né confermato né smentito i rumor circolati in Rete nel corso degli ultimi giorni sul futuro del proprio celebre smartphone. Nonostante la difficile congiuntura economica, le vendite dell’iPhone proseguono lungo un trend positivo, che ha recentemente consentito alla società di Cupertino di battere su alcuni fronti il dominio del colosso finlandese Nokia.