Al via gli incentivi per la Banda larga contenuti nello “Sblocca Italia” (D.L. n. 133/2014, convertito nella Legge n. 164/2014) che concedono un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute alle imprese che diano il via ad interventi infrastrutturali per la realizzazione di reti a Banda Larga.
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Credito d’imposta
A prevederli è l’articolo 6 del decreto Sblocca Italia, entrato in vigore lo scorso 11 novembre, con l’obiettivo di promuovere gli investimenti per la realizzazione di reti di comunicazione elettronica a Banda Larga. Il credito d’imposta maturato può essere utilizzato in sede di dichiarazione dei redditi e di dichiarazione IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive). Si tratta di una misura sperimentale: l’agevolazione verrà riconosciuta fino al 31 dicembre 2015.
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Interventi agevolabili
L’agevolazione spetta alle imprese che realizzino nuovi interventi infrastrutturali con le seguenti caratteristiche:
- per essi non devono essere previsti contributi pubblici a fondo perduto;
- devono essere realizzati sulla rete di accesso a Banda ultralarga, attraverso cui viene fornito lo stesso tipo di servizio all’utente;
- devono essere nuovi e non già previsti in programmi industriali o finanziari già esistenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione;
- devono essere idonei ad assicurare il servizio a banda larga a tutti gli abitanti dell’area coinvolta;
- devono soddisfare gli obiettivi di pubblico interesse previsti dall’Agenda Digitale Europea;
- siano di importo non inferiore a 200 mila euro in caso di Comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, a 500 mila euro per Comuni con popolazione compresa tra 5 mila e 10 mila abitanti e a 1 milione di euro in caso di Comuni con popolazione superiore ai 10 mila abitanti.