Dopo aver raggiunto (ed ampiamente superato) il tanto agognato record di download della versione 3.0 di Firefox (la più aggiornata e quindi completa e “sicura”), arrivano altre buone notizie per il browser Mozilla open source e per i suoi numerosi utenti.
Secondo un recente studio – “Understanding the web browser threat: examination of vulnerable online web browser populations and the insecurity iceberg“, condotto dai ricercatori del Swiss Federal Institute of Technology – risulta infatti che il browser del “panda rosso” sarebbe quello che offre la maggiore protezione rispetto alle minacce del web.
L’analisi globale è stata effettuata sui principali browser e sulle loro prestazioni in termini di sicurezza. I risultati ottenuti rivelano che il 59,1% degli utenti installa gli aggiornamenti di sistema consigliati, così da ottenere la necessaria protezione dalle insidie del web e dei sempre più abili hacker.
Sempre secondo lo studio, delle centinaia di milioni di utenti che navigano su Internet, più di 600 milioni sarebbero esposti per non aver effettuato l’ultimo aggiornamento del proprio browser.
I più ligi in tal senso sarebbero proprio gli utenti Firefox: ben l’83,3% di essi utilizzerebbe la versione più recente grazie all’aggiornamento automatico; mentre il 16,7% non si pone affatto il problema.
Per quanto riguarda gli utenti di Safari, il 65,3% si mostra attento al problema sicurezza (gennaio 2007- giugno 2008), seguiti da Opera con il 56%.
Fanalino di coda risulta, invece, Internet Explorer di Microsoft, i cui utenti si dimostrano poco attenti alla sicurezza. Solo il 47,6% ha utilizzato la versione più sicura del browser durante l’ultimo anno.
Relativamente alla distribuzione dell’utenza, infine, Firefox si è aggiudicato una rispettabile fetta di mercato (16,1%), con 227 milioni di utenti. Ma a farla da padrone è ancora il browser targato Microsoft con 1,1 miliardi, pari al 78,3% del mercato. Fette minori spettano a Safari, con 48 milioni di utenti (3,4% del mercato), e quindi Opera con solo 11 milioni di fruitori (0,8% del mercato).