ISPConfig 3, controllo Hosting open source

di Filippo Vendrame

Pubblicato 20 Marzo 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:37

Gestire e amministrare server dedicati ai servizi hosting, posta e database non è assolutamente un compito facile e richiede capacità  ed esperienza.
A semplificare però il nostro lavoro ed ad automatizzare molti processi ci possono pensare software di amministrazione ad hoc.

Spesso purtroppo questi programmi costano parecchio (come per esempio Parallels Plesk) e per le piccole aziende che dispongono di budget limitati possono diventare troppo onerosi.
Esistono tuttavia piattaforme software open source che svolgono praticamente gli stessi compiti, molto valide e che ovviamente non hanno costi di licenza.
Unico neo la necessità  di un’installazione e configurazione più laboriosa.

Tra le varie soluzioni open source, analizzeremo Ispconfig 3, forse la più completa della sua categoria che molto si avvicina come potenzialità  alle piattaforme software commerciali.

Va detto subito che Ispconfig 3 è ancora in fase di Relase Candidate, ma è già  molto stabile e rappresenta un netto passo avanti rispetto alla versione 2, più stabile certo, ma oramai vecchiotta.

Che cosa ci permette di fare Ispconfig 3? Grazie a questo potente software avremo la possibilità  di gestire il nostro server e di frazionarlo per utilizzarlo come server dedicato all’hosting (quindi spazio web, e-mail, ftp…).

Rispetto ai più blasonati concorrenti a pagamento, Ispconfig si difende molto bene perché implementa tutto quanto serve per una efficiente gestione e forse anche di più in quanto alcune opzioni come per esempio il “Mailscanner” per la posta sono tutte integrate nativamente e sopratutto sono gratuite.

L’amministrazione del server si effettua direttamente da interfaccia grafica utilizzando un qualsiasi browser. Per accedervi basta digitare http://ip-server:8080.
Rispetto alle versioni commerciali Ispconfig pecca un po’ nella facilità  di configurazione.

Se in Plesk bastano davvero 3 click per configurare uno spazio hosting, qui dovremo dedicare un pò più di tempo, ma le ottime guide messe a disposizione dagli sviluppatori ci possono aiutare molto.

L’installazione come dicevamo è un po’ più laboriosa e non basta lanciare uno script automatico per configurare tutto.
Ispconfig è dedicato alle maggiori distribuzioni Linux ed è prima necessario installare e configurare una serie di pacchetti.

Non c’è da disperarsi perché gli sviluppatori hanno pensato a tutto preparando delle guide divise per distribuzioni Linux su come preparare un server all’installazione di Ispconfig 3.
Il lavoro di configurazione ed installazione può durare anche 5-7 ore, ma va detto che il risultato finale vale davvero davvero il tempo dedicato.

A conclusione ecco un elenco consultabile delle maggiori caratteristiche di Ispconfig 3.