JumPC, nelle scuole italiane si impara col netbook

di Francesca Mancuso

21 Aprile 2009 10:00

Nato dalla collaborazione tra Intel, Olidata e la Fondazione Mondo Digiatale, JumPC un è particolare tipo di netbook pensato apposta per i bambini. 5 le scuole che stanno sperimentando l'iniziativa

È stato presentato ieri, alla presenza del Ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, il progetto “A scuola con JumPC“, volto alla promozione dell’utilizzo ai fini didattici di un particolare computer portatile, destinato ai bambini della scuola primaria. L’iniziativa, già avviata in cinque istituti primari di Piemonte, Lazio e Sicilia, è stata realizzata con lo scopo di affiancare ai metodi di insegnamento tradizionali, nuove tecnologie, fornendo ai bambini dai 6 ai 12 anni un uso più consapevole delle tecnologie informatiche.

Il progetto, nato dalla collaborazione tra Intel Corporation Italia, Olidata e Fondazione Mondo Digitale, ha visto la partecipazione di circa 150 studenti e 15 insegnanti. All’inizio dell’anno scolastico in corso, gli istituti Cardinal Massaia e Fratelli Cervi di Roma, Don Milani di Rivoli (Torino), Giotto di Palermo e Giovanni Pascoli di Novi Ligure (Alessandria) sono stati dotati dei pc e della formazioni necessaria allo svolgimento del progetto.

Le cinque scuole coinvolte hanno utilizzato il JumPC applicandolo all’apprendimento di diverse discipline. A Palermo e in Piemonte è stato applicato per l’insegnamento della lingua italiana, della geografia, della matematica e delle scienze. A Roma, invece, è stato adoperato nello studio della lingua inglese attraverso vari strumenti, come cd-rom interattivi, giochi didattici, test di verifica. Infine, la Fratelli Cervi, che ha avviato la sperimentazione da un mese, sta applicando JumpPc per l’apprendimento di storia, geografia, italiano e matematica.

Ciò che rende JumPC un valido strumento di supporto alla didattica, è la possibilità di interazione tra studente e insegnante grazie alla condivisione e allo scambio di contenuti multimediali, oltre che alla realizzazione di esercitazioni e verifiche. In particolare, gli insegnanti hanno utilizzato il JumPC per condividere lezioni, effettuare ricerche su Internet, comunicare tramite posta elettronica e per proporre esercitazioni tramite giochi didattici e verifiche con sistemi di auto-correzione.

Positive sono state le valutazioni dei docenti e dei bambini. Tra le capacità che questi ultimi ritengono di aver sviluppato grazie al PC, vi sono l’utilizzo di Internet, Word e Power Point, la velocità di scrittura, l’utilizzo dei CD-Rom e l’invio di messaggi.

Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Mondo Digitale, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Nella nuova società della conoscenza la scuola torna ad assumere appieno il suo ruolo di comunità educante aperta e inclusiva. Questo quaderno colorato è un abbecedario tecnologico pensato per i bambini, ma utile anche per adulti, genitori, nonni, zii, anziani».