Previdenza Sociale, per i suoi dati IBM va sul sicuro

di Claudio Mastroianni

La Pubblica Amministrazione ha collaborato con l'azienda leader dell'informatica per la creazione di un Centro Unico di Backup, che punta su sicurezza e segretezza

Ha sede in un luogo nascosto e segretissimo, posto all’interno del Grande Raccordo Anulare di Roma: è il Centro Unico di Backup (CUB) dedicato ai dati sensibili raccolti dalla Previdenza Sociale.

Un progetto portato avanti dallo CNIPA in collaborazione con INPS, INAIL, INPDAP e iPOST, servendosi dell’apporto tecnologico di IBM che ha fornito tutte le apparecchiature informatiche e il know-how sulla sicurezza informatica.

È la stessa IBM a darne notizia, parlando del CUB come di un sistema in grado di garantire ai vari istituti «continuità operativa e dei servizi telematici anche in caso di attacco, guasto, crollo, terremoto, incendio, black-out o distruzione dei rispettivi Centri di Elaborazione Dati».

Un apparato che è stato messo alla prova nel corso di una intera giornata, impegnando un centinaio di persone responsabili di oltre 150 server e circa 400 terabyte di dati.

Ma non è stato solo l’apparato informatico ad interessare le misure di sicurezza del CUB. Gli ideatori hanno infatti lavorato alacremente anche sul lato “fisico”: l’edificio nel quale è situato il dataserver, che si estende per oltre 13 mila metri quadri, è infatti circondato da un fossato per evitare possibili danni da allagamento, oltre che attrezzato con sistemi antisismici, antincendio e antintrusione.

Ora il CUB potrebbe diventare un vero e proprio esempio per altre amministrazioni pubbliche, sia per la semplificazione dei sistemi di gestione centralizzata, sia per la sicurezza estrema offerta ai dati conservati.