Vodafone porta i 300 Mega a Bologna

di Filippo Vendrame

Pubblicato 17 Novembre 2014
Aggiornato 26 Gennaio 2023 15:51

Vodafone Italia annuncia l’attivazione a Bologna del servizio in fibra ottica a 300 Mbps. Un’accelerazione digitale che porta Bologna ad essere una delle città ai primi posti in Italia e in Europa in termini di connettività, con benefici e maggiore competitività per cittadini e imprese. Vodafone sarà il primo operatore ad accedere all’infrastruttura realizzata da Metroweb e, dal 23 novembre, offrirà ai cittadini bolognesi residenti nelle aree coperte la possibilità di attivare il servizio in fibra con prestazioni fino a 300Mbps in download e 20Mbps in upload.

Un risultato ottenuto grazie all’accordo siglato nel marzo scorso tra Comune di Bologna e Metroweb, in funzione del quale il Comune ha reso disponibili i propri cavidotti permettendo una riduzione dei tempi di realizzazione della rete e dei disagi ai cittadini. E’ in fase di completamente l’allacciamento in fibra ottica delle prime 40.000 unità abitative, che Metroweb prevede di estendere fino a 160.000 entro il 2015. Il programma ha come obiettivo il progressivo completamento della copertura della città.

L’infrastruttura realizzata da Metroweb, aperta a tutti gli operatori che intendono investire nel servizio, è di tipo FTTH (Fiber to the home), ovvero stabilisce un collegamento in fibra ottica diretto tra la centrale dell’operatore e le abitazioni e uffici dei clienti, garantendone massima affidabilità e velocità. Grazie a questa iniziativa, di cui il Comune di Bologna è stato promotore, i cittadini bolognesi saranno tra i primi in Italia a poter usufruire di una connessione “a prova di futuro”, che consentirà di usufruire di servizi sempre più avanzati e applicazioni ad alta intensità di banda, quali streaming di video in alta definizione, connessioni multidevice e online gaming.

Anche imprese e pubblica amministrazione potranno beneficiare di una rete in grado di veicolare servizi sempre più avanzati, come il cloud, lo smart working e le video conferenze in alta definizione.

Il progetto è stato reso possibile anche grazie ad uno strumento innovativo: il Catasto Elettronico del Sottosuolo. Un database realizzato da Laboratori Marconi spa contenente il censimento delle infrastrutture tecnologiche esistenti e idonee per il progetto, che consentirà la contrazione di tempi e costi per la realizzazione delle opere.