Le femtocelle convincono l’utenza europea

di Marco Mattioli

Pubblicato 3 Luglio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:56

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Conferma le attese la tecnologia basata su femtocelle consente di diffondere il segnale di un gestore telefonico mobile andando oltre l’attuale limite delle infrastrutture costituite da macrocelle, riuscendo a coprire in modo più capillare le aree interessate.

Sempre più solido lo scenario futuro – in termini di domanda di mercato – per questa tecnologia mobile ibrida, che consente inoltre di diminuire le interferenze elettromagnetiche che accompagnano inevitabilmente la trasmissione del segnale, pur mantenendo un livello qualitativo adeguato. Ciò dovrebbe contribuire a rendere disponibili, a costi sostenibili, servizi e dispositivi di ultima generazione anche in ambienti fissi tipicamente difficili da raggiungere.

Una delle applicazioni principali potrebbe derivare dall’utilizzo di un unico apparecchio in grado di gestire le diverse metodologie di comunicazione in voce, video e dati sia fisse che mobili, per ridurre le difficoltà  di gestione nel trasferimento da una specifica all’altra, ad esempio tra Wi-Fi/WiMAX e HSDPA.

I risultati di un’indagine resi noti da Motorola sono incoraggianti, nonostante le femtocelle rappresentino una tecnologia ancora estranea ai più. Appare significativo il dato inerente la Polonia, risultante il Paese tra quelli considerati che esprime la percentuale più alta rispetto all’intenzione dei consumatori di dotarsi prossimamente di un dispositivo basato sulla nuova tecnologia. Tenuto conto che gli altri Stati oggetto della statistica sono Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito.

Sembra dunque che questa alternativa abbia le carte in regola per affermarsi a partire dal prossimo anno e ridisegnare alcune strategie in merito all’erogazione di servizi avanzati. Questi sono rivolti ad un’inarrestabile riduzione delle divisioni tra network mobili e residenziali, a cominciare da un veloce handover tra macro e femtocelle.

Sorge la curiosità  inerente l’assegnazione delle licenze, auspicando che anche nel territorio italiano si possa giungere ad offerte tra loro realmente concorrenziali e competitive sia per l’utenza casalinga che per quella aziendale, favorendo il consolidamento di attività  sempre più legate al VoIP ed al multimedia a banda larga.