Vodafone Station, "the day after": piccola delusione?

di Filippo Vendrame

Pubblicato 10 Giugno 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:56

Chi si aspettava una rivoluzione in tema di connettività  con l’offerta integrata Adsl di Vodafone – entrata con entusiasmo nel nostro mercato della banda larga, rimarrà  un po’ deluso.
Diciamolo, dopo la presentazione in pompa magna della Vodafone Station, ci aspettavamo qualcosa di più.

Almeno molti di noi si aspettavano un’offerta convergente di connettività  classica (Adsl) e Mobile (Umts/Hsdpa). Invece, di rivoluzionario non c’è nulla, anzi forse siamo di fronte ad un’offerta abbastanza standard e anche un po’ cara.

Vediamone dunque i maggiori dettagli.
Innanzitutto, i piani previsti sono due: FREE e FLAT e prevedono entrambi l’obbligo della Vodafone Station, oltre a un contributo d’attivazione di 49 euro che, forse, si poteva evitare visto che oramai nessuno fa pagare l’attivazione di un contratto Adsl…

La versione FREE – come ci fa capire già  il nome – è a consumo e prevede una connettività  esclusivamente mobile, cioè Umts/Hsdpa.
Il canone è di soli 9 euro al mese (primo mese gratis) e prevede un costo di 3 euro al giorno se si vuole navigare da casa tramite la Station, o di 5 al giorno se si usa la connessione in mobilità .
Da notare che, in una giornata, è possibile usufruire di 10 ore di collegamento senza limiti di traffico. Tuttavia, gli scatti sono da 15 minuti cosa che causa una sensibile riduzione delle ore effettive di utilizzo se i collegamenti nel corso della giornata sono multipli.

Molto più interessante l’offerta FLAT (29 eruo al mese, gratis sino a fine settembre) anche se, sopratutto qui, ci si aspettava molto di più.
Il pacchetto prevede un collegamento Internet a banda larga tramite Adsl 7Mbit/512Kbit (profilo Bitstream) senza nessun limite.
Sino al momento dell’attivazione dell’Adsl (non prima di settembre) l’utente viaggerà  su rete Umts/Hsdpa senza dover pagare extra, a patto di rimanere sempre entro le 10 ore al giorno con scatti da 15 minuti.

La delusione arriva dal fatto che non è prevista nessuna mini flat per la connettività  mobile. Se l’utente vorrà  utilizzare il modem Umts/Hsdpa in mobilità  dovrà  pagare come per la FREE e cioè 5 euro al giorno, oltre al canone base.

Per tutti i profili, il contratto ha una durata minima di 24 mesi e i costi delle telefonate rispecchiano le tariffe Vodafone. E’ prevista la portabilità  del numero Telecom, che del resto è obbligatoria.

Come dicevamo c’è un po’ di delusione in queste offerte.
I canoni non sono certamente bassi e molti speravano che l’offerta “tutto incluso” potesse comprendere anche il traffico dati mobile.
In effetti, una soluzione simile avrebbe interessato parecchie persone, sopratutto i professionisti.

Certo, Vodafone è all’inizio di questa avventura e più avanti offrirà  anche collegamenti su rete proprietaria. In quella fase, forse, le offerte saranno più allettanti.
Al momento queste proposte – che sono già  sottoscrivibili – sono interessanti ma non certamente il top.