Il 60% delle ASL mette a rischio i dati dei pazienti

di Gianluca Rini

Pubblicato 3 Novembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:48

Ormai anche gli ospedali e le cliniche più moderne hanno adottato sistemi informatici evoluti per la gestione dei servizi rivolti agli utenti e per la comunicazione con i pazienti, mettendo a loro disposizione la possibilità di inviare dati che saranno poi trattati adeguatamente nei database dell’ospedale di ricevere comunicazioni, spesso riservate, attraverso sistemi come le email.

Una ricerca effettuata dall’Osservatorio nazionale sulla sicurezza informatica ha rivelato che nel nostro Paese il 60% degli ospedali potrebbe avere seri problemi di sicurezza nei propri sistemi informatici.

L’analisi è stata effettuata in 50 aziende sanitarie locali di tutta Italia ed è servita a dimostrare dei dati molto precisi e dettagliati sullo stato della sicurezza e della privacy dei pazienti.

Tutte le ASL hanno dichiarato di usare Internet, l’82% ha affermato con convinzione di essere in regola con le leggi sulla privacy, anche se l’85% ha riconosciuto di avere problemi per destinare una certa somma ai servizi informatici. Infine, il 60% delle aziende ospedaliere ha affermato di non avere strumenti adatti per una corretta e totale protezione dei dati degli utenti.

Mirko Gatto, della società di sicurezza informatica Yarix, ha dichiarato:

È importante che le aziende ASL e in genere chi opera nella sanità implementi i servizi attraverso Internet: si tratta di uno strumento straordinario che permette di abbattere liste di attesa, file, congestione di uffici, e che permette anche di semplificare la vita agli utenti. Il problema però è cercare di usare la tecnologia Internet al meglio, cercando di ridurre al minimo la possibilità di furto di dati. Non bisogna vedere la sicurezza informatica come un optional, ma come uno strumento essenziale per impedire l’azione dei malintenzionati, soprattutto in un settore delicato come quello sanitario, nel quale si trattando dati molto sensibili. Per questo il consiglio è di rivolgersi ad aziende altamente specializzate in sicurezza informatica, per un monitoraggio delle problematiche possibili e per l’identificazione delle soluzioni percorribili.