Il Ministero dei Beni Culturali dice addio alla Settimana della Cultura, un?iniziativa ormai longeva che consentiva l?ingresso gratuito ai Musei statali in alcuni giorni dell?anno. A dare l?annuncio è la direttrice generale della Valorizzazione del Patrimonio culturale del Mibac, Anna Maria Buzzi, nel corso della presentazione a Roma dei risultati dell’indagine ‘Il museo che vorrei’.
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Il motivo di questo “taglio? va ricercato proprio nella volontà del Ministero di incentivare il turismo museale ma anche le risorse per la cultura, un concetto ben illustrato dalle parole della Buzzi:
«Non si possono fare saldi in piena stagione.»
Una rinuncia che, tuttavia, sarà compensata con l?ingresso di un’altra iniziativa: l’ingresso ai musei e alle aree archeologiche statali sarà infatti gratuito l’ultima domenica di ogni mese, con la possibilità di aperture serali almeno una volta al mese.
«Una domenica al mese in cui l’ingresso sia gratuito, a fine mese, quando la gente ha meno soldi e anche il consumo del latte subisce un calo. Infine, dato che si è registrata una minor fruizione culturale, abbiamo deciso di offrire nel giorno degli innamorati, il 14 febbraio, due entrare pagando un solo biglietto.»
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È proprio dall?indagine/questionario ‘Il museo che vorrei’ che sono emerse le esigenze e le preferenze degli italiani in merito alla fruibilità dei luoghi della cultura statali. Il 75,96 per cento degli intervistati, infatti, ha affermato di ritenere corretto il pagamento di un biglietto di ingresso per i musei statali, sebbene per il 57 per cento le tariffe non siano adeguate ai servizi offerti.
Il 78,28 degli interpellati, infine, sostiene l?importanza delle aperture serali o nei festivi, fondamentali per avvicinare i cittadini alla cultura.