Alla fine, le targhe alterne tornano ma non a Milano, bensì a Roma. Nella Capitale si inizia giovedì primo dicembre, con il divieto di circolare per le targhe dispari, e se i livelli di inquinamento non scenderanno si prosegue venerdì 2 dicembre con le targhe pari. Nel capoluogo lombardo, invece, la riunione convocata ieri con i sindaci dell’hinterland nella sede della Provincia, non solo ha visto una partecipazione molto ridotta (c’erano 74 primi cittadini su 134) ma è terminata con la bocciatura del provvedimento che era stato proposto dal Comunue di Milano: le targhe alterne, appunto. «Sono inutili contro l’inquinamento» ha stabilito il vertice di Palazzo Isimbardi, approvando invece un pacchetto di misure anti-inquinamento che prevede il divieto di circolazione a partire da domani, mercoldì 30 novembre, in tutti i comuni della provincia di Milano, per i veicoli diesel Euro 3 senza filtro antiparticolato.
Ma andiamo con ordine, partendo dall’ordinanza di Roma. Per la prima volta da quando c’è la giunta di Gianni Alemanno, nella Capitale è stato deciso il provvedimento delle targhe alterne.
I livelli di inquinamento atmosferico negli ultimi giorni hanno superato i limiti imposti sia per il pm10 che per il biossido di azoto. Risultato: giovedì primo dicembre divieto di circolazione per autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori con targa dispari, all’interno della fascia verde cittadina, dalle 9 del mattino alle 13 e dalle 16 alle 21.
Sono esclusi dal divieto gli autoveicoli di categoria “Euro 5”, i motocicli “Euro 3”, i veicoli a gpl, metano, elettrici e ibridi.
Se le centraline continueranno a rilevare il superamento dei limiti di inquinamento, venerdì 2 dicembre il divieto riguarderà le targhe pari, compreso lo zero.
Nel frattempo continua anche oggi martedì 29 novembre e domani mercoledì 30 il divieto di circolazione nella fascia verde ai veicoli più inquinanti dalle 7.30 alle 20.30. Lo stop riguarda autoveicoli a benzina “Euro 0”, ed “Euro 1”, autoveicoli diesel “Euro 0”, “Euro 1” ed “Euro 2”, motoveicoli e ciclomotori a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi “Euro 0” ed “Euro 1”, microcar diesel “Euro 0” ed “Euro 1”.
Restano valide anche le limitazioni relative agli impianti di riscaldamento domestico, che non possono superare i 17 o 18 gradi a seconda della classificazione dell’edificio.
A Milano, come detto, niente targhe alterne invece. Qui i livelli di inquinamento sono sopra la norma da ormai due settimane. Da domani, mercoledì 30 novembre blocco del traffico in tutto il territorio della provincia (oggi i sindaci dei diversi comuni provvedono a pubblicare le ordinanze) per i veicoli diesel Euro 3 senza filtro antiparticolato dalle 8.30 alle 18.00. I divieti proseguiranno fino a martedì 6 dicembre, ma saranno sospesi sabato e domenica (dunque lo stop alla circolazione degli Euro 3 è in vigore mercoledì, giovedì e venerdì e poi lunedì e martedì della prossima settimana).
Anche a Milano, in tutta la provincia, limiti agli impianti di riscaldamento: 21 gradi di temperatura massima, anzichè 22, in case private e uffici, porte chiuse nei centri commerciali per evitare dispersioni di calore.
Ci sono comuni dell’hinterland che, in completo disaccordo con l’intesa sul blocco decisa lunedì a Palazzo Isimbardi, annunciano che non la rispetteranno: a Basiglio, per esempio, il sindaco Marco Flavio Cirillo annuncia che «non ci saranno nè controlli nè multe» e si dichiara contrario ai provvedimenti anti-smog adottati «quando invece per combattere l’inquinamento nell’area milanese dovremmo proporre un piano organico di miglioramento dei trasporti pubblici e di interventi su quelli che sono i grandi produttori di emissioni».