Google testimonial per la sicurezza online

di Lorenzo Gennari

13 Gennaio 2011 16:15

Google ha lanciato il proprio "Centro Sicurezza Online per la Famiglia". In un video online, uno dei manager dell'azienda racconta la sua esperienza nella duplice veste di genitore e gestore del business di Google in Italia

Lo aveva anticipato durante la presentazione dei risultati del progetto educativo ” Non perdere la bussola“, iniziativa alla quale Google aveva aderito circa un anno fa: il Centro Sicurezza Online per la Famiglia è ora diventato realtà, grazie anche alla partnership con il ministero della Gioventù e della Polizia postale.

Nel dettaglio il sito si propone di fornire a genitori e insegnanti strumenti per aiutarli a scegliere i contenuti che i loro bambini possono visualizzare online e di offrire suggerimenti e consigli alle famiglie su come preservare la sicurezza su Internet, lavorando a stretto contatto con organizzazioni come enti governativi e istituzioni che si pongono l?obiettivo di proteggere i giovani. Tra questi, Save the Children, Telefono Azzurro e Terre des Hommes.

Il Centro Sicurezza Online per la Famiglia è composto da diverse sezioni con informazioni sugli strumenti di protezione offerti da Google (Safe search e parental control) e consigli per genitori e ragazzi. Tra i temi trattati di maggiore interesse, sono da evidenziare: suggerimenti riguardo la privacy, il cyberbullismo, argomenti riguardanti contenuti a sfondo sessuale e/o violenti e, non ultimo, la messa in guardia dai pericoli dell’adescamento online.

Google mette inoltre a disposizione un decalogo con delle linee guida e comportamenti da adottare nel caso in cui si sia vittima o testimone di azioni definibili illegali o comunque dubbie. Nella home page c’è anche la testimonianza diretta del Country manager di Google Italia, Stefano Maruzzi, genitore nella vita privata che è costretto a confrontarsi egli stesso con i rischi che derivano da un utilizzo non assistito di Internet da parte dei giovani.

Ad ascoltare Maruzzi, padre di due bambine di 10 e 12 anni, la tecnica vincente è quella di responsabilizzare i propri figli, utilizzando la strategia della condivisione delle esperienze online (e delle password) all’interno della famiglia, senza applicare troppi filtri alla navigazione. Il risultato, che passa anche attraverso la costante presenza dei genitori sugli stessi social network utilizzati dai figli, è quello di essere riconosciuti come la vera guida davanti alle scelte e ai dubbi che possono presentarsi nel mare magnum della rete.