Nobel per la pace 2010, “Wired” candida Internet

di Lorenzo Gennari

19 Novembre 2009 15:00

Wired Italia lancia il progetto "Internet for Peace" ovvero la candidatura ufficiale del World Wide Web al Premio Nobel per la Pace del prossimo anno

Dopo la vincita a sorpresa del premio Nobel per la pace 2009 di Barak Obama, questa volta la sorpresa è già nella candidatura. Infatti, la famosa rivista “Wired“, arrivata anche in Italia sia in versione cartacea che in quella digitale, ha proposto il Web come prossimo candidato al Nobel già vinto dal presidente Usa.

In occasione della presentazione pubblica del progetto, in programma a Milano venerdì 20 novembre al Piccolo Teatro Studio (ore 18) all’interno delle manifestazioni di “Science For Peace Live”, saranno presenti Riccardo Luna, direttore della versione patinata di Wired Italia e le redazioni di Wired USA e Wired UK.

In particolare Chris Anderson, Direttore della rivista statunitense, sarà in collegamento video da Detroit, mentre numerosi ambasciatori e supporters, primi fra tutti il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, il Professor Umberto Veronesi, lo stilista Giorgio Armani, hanno già garantito la loro presenza alla conferenza stampa.

Partendo dall’idea che Internet si costituisca soprattutto come strumento di democrazia fruibile da tutti, in grado di veicolare messaggi di solidarietà e civiltà, è nato il progetto “Internet for Peace“, che ha come ultimo scopo quello appunto della candidatura della Rete al prossimo Premio Nobel per la Pace.

«Dobbiamo guardare ad Internet come ad una grande community in cui uomini e donne di tutte le nazionalità e di qualsiasi religione riescono a comunicare, a solidarizzare e a diffondere, contro ogni barriera, una nuova cultura di collaborazione e condivisione della conoscenza», ha commentato Riccardo Luna.

«Internet può essere considerato – ha continuato il direttore – la prima arma di “costruzione di massa”, in grado di abbattere l’odio e il conflitto per propagare la democrazia e la pace. Quanto accaduto in Iran dopo le ultime elezioni e il ruolo giocato dalla Rete nella diffusione delle informazioni altrimenti prigioniere della censura sono solo l’ultimo esempio di come Internet possa divenire un’arma di speranza globale».

Tante le aziende che hanno già accolto l’invito a sostenere la candidatura di Internet: Sony Ericsson, Tiscali, Fineco, Fastweb, Microsoft Italia, Telecom Italia, Unendo Energia, Vodafone Italia, Citroën e H3G.