«A gennaio l’Italia presiederà il G8. In quell’occasione porteremo al tavolo dei Grandi una proposta di regolamentazione di Internet, visto che manca in questo settore una regolamentazione uniforme». Lo ha annunciato Silvio Berlusconi in occasione della visita al Polo tecnologico di Poste italiane all’Eur di Roma.
Dopo aver risolto la querelle sul raddoppio dell’Iva a Sky, ribadendo la necessità di eliminare un regime agevolato per evitare una procedura d’infrazione da parte dell?Unione Europea, il premier rispolvera un altro tema caldo del momento.
Nel corso del 2008, alcuni paesi europei hanno lanciato iniziative e varato manovre ad hoc per regolamentare l’uso del web ed eliminare le nuove forme di cybercrime, una su tutte, e senza dubbio quella che ha suscitato più polemiche, la Dottrina Sarkozy adottata in Francia. Berlusconi è però convinto che la “questione Internet? debba essere affrontata di comune accordo dalle Nazioni che parteciperanno al G8 perchè «un fenomeno globale come la rete web non può che essere discusso a livello globale».
Secondo il premier, l’Italia potrebbe ritagliarsi un ruolo decisivo per un intervento nel settore. «Credo che ci possa essere questa prospettiva internazionale in cui noi possiamo portarci come avanguardia di queste nuove tecnologie che ormai sono il futuro del mondo».
Dopo la dichiarazione del premier c’è chi già teme che il vertice internazionale possa rappresentare l’occasione per i governi di discutere non solo di misure anti-pirateria e di protezione della proprietà intellettuale, ma anche di approvare regole, come il tanto discusso disegno di legge antiblog, che limiterebbero la libertà di espressione dei netizen.