Il Garante della privacy ha allertato la Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria sui rischi di sicurezza dei dati dei contribuenti.
A dicembre l’Authority ha avviato un’attività ispettiva e la scorsa settimana ha ottenuto l’approvazione ad un provvedimento per intervenire sulle inadeguatezze del sistema di anagrafe tributaria.
Secondo le rilevazioni del Garante nella gestione del sistema informativo persistono informazioni incerte sul numero complessivo degli utenti che vi accedono e sulla loro effettiva identità. È stato inoltre registrato un scarso controllo sugli accessi anomali e l’utilizzo improprio di password.
«Non è tollerabile una situazione di questo genere tanto più alla luce del ddl sul federalismo fiscale, che prevede ulteriori possibilità di utilizzo delle banche dati di carattere tributario e di interscambio delle informazioni». È stato il commento del Garante della privacy.
Per aumentare il livello di protezione dei dati verranno intensificati i controlli e introdotte scansioni periodiche che dovranno essere puntualmente documentate.
L’attenzione del Garante sarà focalizzata, nei prossimi mesi, sui sistemi come “Puntofisco”, a disposizione di enti previdenziali, tribunali, camere di commercio e società varie, “Entratel” sistema di trasmissione delle dichiarazioni o “Siatel” a disposizione di circa 9.400 enti fra comuni, province, asl e consorzi di bonifica.