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Pubblica Amministrazione: in arrivo 5mila nuove assunzioni nel 2025

di Anna Fabi

14 Febbraio 2025 09:18

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Nuove assunzioni nella PA per il 2025: in arrivo concorsi unici, digitalizzazione e mobilità volontaria per velocizzare il reclutamento.

Il governo sta predisponendo un nuovo Decreto che prevede l’assunzione di 4.889 unità nelle amministrazioni centrali. La misura, proposta dai ministeri della Funzione Pubblica e dell’Economia, è ancora in fase di approvazione e definirà le modalità di reclutamento per il 2025.

Vediamo come si prospetta il nuovo anno in ambito reclutamento, tra concorsi, scorrimento di graduatorie e nuove regole sui fabbisogni assunzionali nella PA.

Le prossime nuove assunzioni nella PA

Il piano interessa diversi ministeri ed enti pubblici, con un forte impatto su giustizia, sicurezza e finanze. A inizio anno, la Commissione RIPAM ha già notificato la pubblicazione dei primi tre bandi (Ministero della Giustizia, Ministero dell’Ambiente e Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo) ma ce ne sono altri in arrivo.

  • Ministero della Giustizia – Il contingente più ampio di assunzioni programmate è quello relativo a 1.734 unità, tra cui 369 funzionari e 32 dirigenti. Il budget previsto per queste assunzioni è di 55,68 milioni di euro.
  • Ministero dell’Interno – Previsti 967 nuovi ingressi, finanziati con 31,76 milioni di euro.
  • Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) – Attese 287 assunzioni, tra cui 4 dirigenti di prima fascia e 60 figure di elevata professionalità, una nuova categoria contrattuale per valorizzare competenze specialistiche.
  • Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) – Stimato l’inserimento di 311 nuove risorse, con l’obiettivo di rafforzare le attività di controllo e vigilanza.

Regole di reclutamento nella Pubblica Amministrazione

Le assunzioni nella Pubblica Amministrazione italiana sono regolate da specifici presupposti giuridici che ne disciplinano le modalità e i requisiti. Il principale fondamento normativo è l’articolo 97 della Costituzione, il quale stabilisce che “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”. Questo principio costituzionale garantisce l’imparzialità e l’efficienza dell’amministrazione pubblica.

A livello legislativo, il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, noto come “Testo Unico sul Pubblico Impiego”, all’articolo 35 disciplina le procedure di reclutamento del personale. In particolare, prevede che l’assunzione avvenga attraverso:

  • procedure selettive: concorsi pubblici mirati ad accertare la professionalità richiesta per il ruolo, garantendo un accesso adeguato dall’esterno;
  • avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento: per qualifiche e profili che richiedono il solo requisito della scuola dell’obbligo, nel rispetto della legislazione vigente.

Inoltre, le amministrazioni pubbliche devono redigere un documento di programmazione del fabbisogno, come previsto dall’articolo 39 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449. Questo documento identifica le esigenze di personale e costituisce la base per le richieste di autorizzazione a bandire concorsi e ad assumere, da sottoporre al Dipartimento della Funzione Pubblica e al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel 2025, la pubblica amministrazione italiana ha però introdotto diverse novità legislative per il sistema delle assunzioni e la gestione del personale.

Per prima cosa, la legge di bilancio ha previsto una riduzione delle facoltà assunzionali, limitando le nuove assunzioni al 75% delle unità cessate nell’anno precedente per le amministrazioni con più di 20 dipendenti. Tuttavia, sono previste eccezioni per settori strategici: il comparto sicurezza e gli enti locali non sono soggetti a questo blocco, consentendo un turnover al 100%.

Dal 1° gennaio 2025, inoltre, prima di indire un nuovo concorso pubblico, le amministrazioni dovranno verificare la possibilità di mobilità volontaria preventiva. Questo significa che dovranno pubblicare un avviso sul portale InPa e attendere almeno 30 giorni per vedere se esistono dipendenti già in servizio in altre amministrazioni disponibili a trasferirsi. Solo in assenza di candidature idonee potranno procedere con nuove assunzioni tramite concorso.

Il nuovo decreto PA 2025

Attualmente in fase di bozza, il decreto PA 2025 punta a rendere più efficienti i concorsi pubblici. Tra le principali novità c’è l’introduzione dei concorsi unici nazionali, organizzati dalla Commissione RIPAM, per selezionare dirigenti e professionisti nelle amministrazioni centrali. Questo sistema mira a standardizzare le selezioni e ridurre i tempi di attesa per l’assunzione.

Un altro punto chiave è la valorizzazione delle graduatorie vigenti: le amministrazioni potranno attingere a graduatorie già esistenti, anche in collaborazione con altre istituzioni, per coprire più rapidamente i posti vacanti. Inoltre, si prevede il ripristino della validità triennale delle graduatorie approvate dagli enti locali, ampliando le possibilità di assunzione per chi ha già superato un concorso.

Il decreto prevede anche investimenti nella digitalizzazione delle procedure, con l’obiettivo di reclutare esperti in comunicazione digitale, sicurezza informatica e intelligenza artificiale. Una parte dei fondi necessari sarà ricavata dai risparmi derivanti dal turnover del personale.

Le novità del Milleproroghe

Il decreto Milleproroghe 2025, approvato a fine 2024, introduce alcune regole per rendere più razionale il processo di assunzione nella pubblica amministrazione. Tra le principali disposizioni c’è l’introduzione di un termine massimo di tre anni per completare le procedure assunzionali. Se il reclutamento non viene concluso entro questo periodo, l’amministrazione perde la facoltà di assumere e i relativi fondi stanziati vengono revocati.

Un’altra misura riguarda la proroga della sospensione dei termini di prescrizione per i contributi previdenziali e assistenziali a carico della pubblica amministrazione e a favore dei lavoratori dipendenti. Questa proroga è estesa fino al 31 dicembre 2025.

I nuovi bandi di concorso in arrivo

Le nuove risorse saranno dunque reclutate tramite concorsi pubblici, con bandi che verranno pubblicati nei prossimi mesi. Le selezioni saranno gestite dai singoli ministeri e enti coinvolti, con procedure che seguiranno le nuove direttive per la digitalizzazione e la semplificazione del reclutamento nella Pubblica Amministrazione.

I bandi saranno pubblicati come di consueto sul portale InPA.