Adam Lashinsky, redattore capo della rivista economica Fortune, non ha dubbi: «Il primato nel business dell’ultimo decennio appartiene a Jobs. Si tratta di un raro uomo d’affari con una meritata fama mondiale». E aggiunge: «Jobs è stato capace di fare l’impossibile, portando Apple al top della popolarità e del successo commerciale».
Secondo Fortune il ”decennio di Jobs” sarebbe iniziato nel 1997, quando il Chief Executive Officer, tornò alla guida di Apple, dopo un allontanamento durato una dozzina di anni, e la tirò letteralmente fuori dalla morsa dei creditori e del fallimento certo, mettendo in campo una rivoluzionaria gamma di prodotti.
Jobs offri ai consumatori i computers iMac, l’iPhone e i phones Players iPod, che rispetto ai dispositivi prodotti dai competitors più importanti, risultarono subito molto innovativi e tecnologicamente eccellenti, nonché di ”costume”.
Il conseguente successo planetario avvenne anche grazie al sistema iPod–iTunes che, come precisa Lashinsky, «ha permesso alla società di far conoscere al grande pubblico i suoi Pc attivando un circolo virtuoso per aumentare le vendite del segmento portatili».
Il resto lo dicono gli ultimi dati finanziari, da cui risulta che nel terzo trimestre di quest’anno i profitti di Apple sono aumentati del 47 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008, per un ammontare di 1,67 miliardi di dollari.
Va ricordato che quest’anno, prima ancora di Fortune, la rivista Forbes ha incluso Jobs nella lista dei più influenti business guru del mondo, dandogli l’onore del quarto posto; inoltre, lo scorso aprile, nella versione americana della pubblicazione, Apple per la prima volta in 15 anni, è apparsa tra le cento maggiori aziende degli Stati Uniti, attestandosi al 71° posto.