Guerra al NYTimes, Murdoch punta sul prezzo

di Barbara Weisz

1 Aprile 2010 14:30

Il Wall Street Journal, che il prossimo 12 aprile debutterà con la nuova edizione newyorchese, offre sconti fino all'80% agli abitanti della grande Mela, con abbonamenti a 10 euro

Il Wall Street Journal di Rupert Murdoch rinforza l’offensiva contro il New York Times con una nuova iniziativa. Dopo aver annunciato, nelle scorse settimane, il lancio di un’edizione nella Grande Mela, il giornale ha intrapreso una campagna di sconti che arrivano fino all’80%.

Si tratta di una campagna promozionale in piena regola. Alcuni abbonati del Times sono stati contattati via mail con l’offerta di un abbonamento al WSJ al prezzo di 10 dollari al mese complessivo di consegna a domicilio. Un costo decisamente vantaggioso rispetto ai 40 dollari che pagano i fedelissimi del Ney York Times.

Certo è che la News Corp si è imbarcata in questa battaglia con grande decisione. Per di piu’, in un momento di crisi per i quotidiani cartacei in Usa, la cui diffusione è in calo. Del resto, la guerra fra il quotidiano “liberal” di Manhattan e il giornale che tradizionalmente rappresenta la prima lettura del mattino degli uomini d’affari si è inasprita da qualche anno. Per la precisione da quando, nell’estate del 2007, il magnate australiano dei media ha acquistato il Wall Street Journal.

Da allora, il Journal si è arricchito con notizie generaliste, di sport e di cultura. Ha cercato, insomma, di allargare la propria utenza, pur restando il punto di riferimento per i banchieri di Wall Street. Ci sono poi state, fra i due prestigiosi organi di stampa a strelle e strisce, diverse mosse e contromosse. Per esempio, il giornale diretto da Bill Keller ha strappato alla concorrenza il capo della comunicazione, Bob Christie, che naturalmente conosce molto bene le società di Murdoch. E nei giorni scorsi ha messo in campo strategie di marketing aggressive e novità editoriali mirate a fidelizzare i lettori, come la pubblicazione online della riunione di redazione.

Ma adesso, il quotidiano che ha sede sull’Ottava Avenue, nel grattacielo costruito da Renzo Piano, dal prossimo 12 aprile dovra’ fare i conti con la concorrenza rappresentata dalla nuova edizione locale del WSJ:una dozzina di pagine di cronache e politica cittadina, sport e spettacolo, confezionate da 35 giornalisti guidati da John Seeley, ovvero l’ex capo dello scomparso New York Sun.

Staremo a vedere. L’iniziativa di Murdoch ha le caratteristiche di aggressività tipiche dello stile del tycoon, ma solleva anche perplessità. Rubare lettori al Times non sembra impresa facilissima. Si tratta, in fondo, di un giornale che rappresenta uno dei simboli della città che non dorme mai. Ma la NewsCorp non è un avversario da sottovalutare.
Comunque sia, vale la pena di citare una considerazione firmata da Massimo Gaggi, che sul Corriere della Sera di qualche giorno fa dopo aver descritto la guerra «senza eslusione di colpi e con grande dispendio di risorse» fra i due quotidiani, conclude: «una battaglia ben strana, visto che ci si contende un business giudicato da molti in via di estinzione».