L’iPhone spinge i conti di Apple

di Barbara Weisz

21 Aprile 2010 12:30

Steve Jobs: "il miglior trimestre di sempre fuori dal periodo natalizio". Molto bene le vendite dell'iPhone. Il mercato festeggia, anche grazie alle stime in rialzo per il terzo quarter, che comprenderà l'effetto iPad

Utili balzati del 90% e superiori alle attese, una crescita dei ricavi del 50%, previsioni per il prossimo trimestre in crescita. Apple ha messo a segno quella che l’ad Steve Jobs ha definito «la miglior trimestrale della sua storia al di fuori della stagione natalizia». Il merito? Principalmente dell’iPhone, le cui vendite sono andate molto bene. Nel dopo borsa americano il titolo è balzato del 5%, toccando i massimi di sempre. Sull’onda dell’entusiasmo per i conti di Cupertino, bene i tecnologici anche sulle borse asiatiche e sulle piazze europee.

Vediamo i dati. Nel secondo trimestre, terminato a marzo, il colosso informatico ha segnato un utile di 3,07 miliardi di dollari, ovvero 3,33 dollari per azione, in crescita da 1,79 dollari per azione dell’analogo periodo del 2009 e sopra le stime del mercato, che attendeva profitti netti pari a 2,75 dlr. I ricavi sono balzati di quasi il 50% a 13,5 miliardi, da 9,08, anche qui sopra le aspettative (intorno ai 12,04).

Il mercato ha accolto molto bene anche l’outlook per il terzo trimestre: l’azienda prevede ricavi fra i 13 e i 13,4 mld e un eps (utile per azione) fra 2,28 e 2,39 dollari. È un quadro previsionale superiore alle attese del mercato, riferito a un periodo in cui in genere la società fornisce stime conservative. Da sottolineare che all’inizio di aprile è arrivato nei negozi americani l’iPad, che a fine maggio arriverà anche nel resto del mondo.

A spingere il fatturato fra gennaio e marzo è stato in particolare l’iPhone, che con 8,75 milioni di pezzi venduti ha segnato un incremento anno su anno pari al 131%. Il 58% delle vendite dello smartphone è avvenuto fuori dagli Stati Uniti. L’Europa ha segnato un +133%, in Asia vendite quasi sestuplicate.

Bene anche le vendite di Mac, 2,9 milioni di pezzi, in rialzo del 33%. Una sorpresa è arrivata dall’iPod touch, che ha messo a segno un +63%, trainando le vendite di iPod che nel complesso hanno segnato un regresso dell’1%, molto contenuto se si pensa che il settore merceologico è abbondantemente maturo. In termini di fatturato, essendo l’iPod touch un prodotto di fascia alta, anche nel segmento dei lettori musicali la società ha visto un rialzo del 12%.

Grande soddisfazione di Steve Jobs: «Abbiamo appena lanciato il rivoluzionario iPad e gli utenti si sono già dimostrati entusiasti. Inoltre, abbiamo in programma il rilascio di alcuni altri straordinari prodotti nel corso dell’anno». Fra questi, c’è il nuovo iPhone, protagonista in questi ultimi giorni di una piccolo “giallo”, con un dispositivo perso in un bar di Cupertino, poi ritrovato, poi richiesto dalla società, e con le foto che sono finite su internet. Nella conference, la società non ha parlato di tutte le indiscrezioni circolate.

Quanto all’iPad, non sono stati forniti aggiornamenti sulle vendite (la commercializzazione negli Usa è partita all’inizio di questo mese), ma i top executive hanno ribadito la grande sorpresa per l’alta domanda (a causa della quale è stato deciso il rinvio della vendita in Europa a fine maggio) e hanno spiegato di aver deciso una politica di prezzo aggressiva perchè ritengono che il mercato dei tablet sia potenzialmente molto grande e l’azienda vuole approfittare del vantaggio competitivo determinato dall’essere usciti con il prodotto in anticipo rispetto ai concorrenti.