Il limite tra la normale stanchezza che colpisce pressoché tutti i lavoratori, in ogni settore, e la vera e propria sindrome del “burnout” che rischia di avere ripercussioni negative sulla salute è molto sottile.
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Come valutare se si è troppo stressati? Come monitorare il livello di stress da lavoro nei propri collaboratori? Esistono varie tipologie di test, come questo illustrato qui di seguito. Una serie di domande alle quali è necessario assegnare un punteggio da 1 a 5 a seconda della frequenza nell’eseguire una certa azione o del manifestarsi di un determinato stato d’animo (1 = mai, 2=raramente, 3=spesso, 4= moto spesso, 5= sempre).
1. Mi sento stanco.
2. Non sono soddisfatto del mio lavoro.
3. Mi sento triste per nessun motivo apparente.
4. Fatico a ricordare le cose.
5. Sono irritabile.
6. Evito il contatto con le persone.
7. Ho difficoltà a dormire a causa delle preoccupazioni di lavoro.
8. Mi ammalo spesso.
9. Ho spesso conflitti sul lavoro.
10. Il mio rendimento è scadente.
11. Ho difficoltà nel comunicare con gli altri.
12. Non riesco a concentrarmi.
13. Mi annoio facilmente sul lavoro.
14. Ho poca vita sociale.
15. Mi preoccupo per il lavoro durante le mie ore libere.
16. Le ansie lavorative interferiscono con la mia vita personale.
17. Il mio lavoro mi sembra inutile.
18. Ho bisogno di assumere alcol o altre sostanze per sentirmi meglio.
19. Mi sembra di faticare molto senza ottenere risultati.
20. Mi sento frustrato in ambito professionale.
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Se il punteggio complessivo ottenuto varia tra 20 e 40 il proprio livello di stress è sotto controllo, mentre se è compreso tra 41 e 60 è necessario iniziare ad adottare misure preventive per evitare che la situazione degeneri. Chi ha ottenuto un risultato compreso tra 61 e 80, invece, è molto vicino alla sindrome del burnout, mentre coloro che hanno ottenuto da 81 a 100 sono ormai nel pieno di questa patologia professionale.