Manager assertivo

di Serena Frattini

21 Ottobre 2010 08:00

Avere un comportamento assertivo significa agire nel rispetto di se stessi e degli altri pur restando fermi e decisi

Una migliore comunicazione tra lavoratori aumenta la positività aziendale e così anche la produttività. Quando in un’azienda, anche piccola, decisioni, provvedimenti o comunicazioni di qualsiasi genere vengono espletati in maniera coercitiva, o quando esporre perplessità, disagi o dubbi diventa un’operazione difficoltosa o addirittura azzardata allora c’è qualcosa che non funziona e che va assolutamente cambiato.

La libera circolazione del flusso comunicativo è fondamentale per un’azienda sana e funzionante, quando tale flusso s’interrompe, oppure se non c’è mai stato, diventa necessario prendere dei provvedimenti.

La comunicazione interna per essere efficace ha bisogno di funzionare su tutti i livelli. Un manager deve avere la capacità di comunicare i propri pensieri, sia a livello lavorativo che emotivo, senza risultare aggressivo, o al contrario passivo; comunicare decisioni, muovere critiche oppure esprimere riconoscimenti, trattare con i dipendenti o colleghi particolarmente difficili, rispondere in maniera adeguata alle critiche, o peggio, agli attacchi, tutto questo in maniera assertiva.

Tale comportamento è proposto nel libro “Il manager assertivo. Come trattare in modo più efficace dipendenti, colleghi e superiori” di Diana Cawood – edito nella versione italiana da Franco Angeli – dove è presente una guida pratica per aiutare i manager a coltivare il talento che promuove il rispetto e l’ottenimento di risultati sul luogo di lavoro.

Con queste abilità un manager è all’altezza del proprio ruolo anche nei momenti più critici. Negli ultimi anni la figura del manager, infatti, è cambiata drasticamente, all’autorità si sostituisce l’autorevolezza, la quale non si impone ma si guadagna appunto con il rispetto in primis. L’autrice suggerisce piccoli esercizi individuali per aiutare a sviluppare questa qualità.