Come lavorare con un recruiter esecutivo

di Floriana Giambarresi

14 Maggio 2014 14:00

Un recruiter esecutivo può essere indispensabile per attirare e trattenere i talenti ma è bene sapere cosa occorre per lavorarci bene.

Può essere difficile attrarre, reclutare e assumere nuovi dipendenti, in particolare quelle persone di talento che potrebbero cambiare la vostra azienda. Anche chi dirige un’impresa in crescita non ha probabilmente investito particolarmente nel suo dipartimento delle risorse umane. Ecco perché un recruiter esecutivo può essere un forte alleato, ma ci sono alcuni elementi essenziali per lavorare con successo con un buon reclutatore: eccoli.

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Le descrizioni del lavoro sono importanti, ma ciò di cui si ha davvero bisogno è una persona specifica, che abbia competenze specifiche, determinati attributi e l’esperienza necessaria per far crescere l’azienda. Assicuratevi dunque di descrivere esattamente tutto nell’offerta di lavoro.

Se il progetto parte domani, cosa ci si aspetta che si farà e dove si arriverà entro il primo anno di lavoro della startup? Discutete di quegli obiettivi con il reclutatore così da fargli avere una buona idea su che tipo di aspettative ha il dirigente, così come una visione più completa delle competenze che dovrà avere il candidato ideale.

Guardate chi sono le ultime cinque persone che si sono licenziate dalla vostra azienda. Perché lo hanno fatto? Capite dunque qual è il motivo per cui chi lavorava per voi ha voluto andare via, ma date un’occhiata anche a chi è stato licenziato. Sapere infatti i motivi per cui quelle persone non erano adatte alla vostra azienda vi darà un’idea sui tipi di personalità, stili di lavoro e competenze che non funzionano o che non vanno bene per voi. Questo aiuterà il recruiter a comprendere quali candidati scartare.

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