Come vanno le aziende italiane

di Chiara Basciano

19 Settembre 2014 11:00

Uno studio rivela la salute delle imprese italiane, dimostrando come si affronta la crisi

Ogni azienda fa fronte alla crisi come può ma le strategie adottate sono tutte abbastanza uniformi. Lo dimostra l’indagine condotta da GFK Eurisko per Zurich Insurance Group (Zurich) che ha analizzato l’andamento delle imprese italiane di piccole e medie dimensioni nel corso dell’ultimo anno.

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In generale si nota che il 12% delle imprese ha ridotto il personale e il 9% ha contenuto gli stipendi. Inoltre per riuscire a rimanere competitive il 20% delle imprese ha ridotto i prezzi, così come sta accadendo in altri paesi d’Europa, il 26% per la Spagna e il 20% in Portogallo. Altra strategia adottata per rimanere sul mercato è quella di diversificare i prodotti in modo da espandere il giro di affari, il 22% delle aziende è andata in questa direzione, in linea con la percentuale globale che si attesta sul 21%.

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Nonostante il 9% delle imprese stia valutando l’opportunità di chiudere si può parlare in generale di ottimismo, visto che le PMI italiane che si sono impegnate ad ampliare l’attività verso il mercato locale (11%) e ad espandere le esportazioni (12%) sono raddoppiate rispetto all’estate 2013.

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In direzione del tutto opposta vanno le imprese dei paesi emergenti, in particolare dell’America Latina, in particolare Brasile, Messico e Argentina, dal momento che si nota un forte aumento degli stipendi, rispettivamente del 40%, 33% e 30%. I paesi dell’Asia del Pacifico come Hong Kong, Taiwan e Malesia dichiarano invece di aver incrementato molto il personale, rispettivamente del 28%, 37% e 25%).