Sarà approvato entro maggio il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati, normativa che porterà a un aumento della richiesta di Privay Officer: sono le figure professionali deputate alla gestione e alla conservazione delle informazioni personali, professionisti che diventeranno indispensabili per fare in modo che le aziende e le PA rispettino pienamente le leggi vigenti.
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La normativa, come sottolineano Aica e Federprivacy, porterà a una richiesta di Privacy Officer che si aggira tra i 25mila e i 70mila. Le due associazioni hanno anche siglato un accordo quadro strategico per garantire la formazione di questi professionisti, che oltre alle competenze in materia di Privacy dovranno garantire anche conoscenze giuridiche e informatiche.
«Dato che la maggioranza dei flussi di dati circola ormai attraverso pc, social network e siti web, tablet, smartphone, ed altri devices mobili – afferma il Presidente di Federprivacy Nicola Bernardi -, è fondamentale che gli addetti ai lavori abbiano dimestichezza con gli strumenti informatici comuni dell’era digitale – spiega Bernardi – Per questo, la sinergia con AICA sarà un importante veicolo di scambio ed arricchimento scientifico trai membri delle due associazioni. Per quanto ci riguarda, non possiamo concepire un Privacy Officer burocrate con competenze esclusivamente giuridiche, ma sono fondamentali anche gli skills informatici. Non vogliamo far passare il messaggio che si tratti solo di una figura imposta per legge, ma deve piuttosto essere un professionista dinamico e competente, che sia riconosciuto come un indiscutibile valore aggiunto dall’azienda che lo ingaggia.»
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