Le abitudini che fanno la differenza

di Francesca Vinciarelli

26 Giugno 2015 13:00

Per essere un buon manager bisogna avere passione, esperienza e delle buona abitudini sia sul lavoro che sulla vita.

Per essere un buon manager bisogna avere un percorso di studi adeguato, professionalità, esperienza e molte altre caratteristiche. Ma oltre la sfera della formazione, anche delle buone abitudine nella vita privata e in quella lavorativa, possono aiutare per diventare un buon manager.

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Sopratutto per chi è pieno di impegni, la prima regola è l’organizzazione, questo significa scrivere e classificare tutti gli impegni e gli obiettivi che si hanno, valutando successivamente su quale focalizzarsi prima. Inoltre è essenziale prestare la propria attenzione ad un obiettivo alla volta. I grandi manager sanno che per realizzare un lavoro in modo eccellente devono versare tutte le proprie energie su un singolo compito. Per questo è essenziale valutare anche l’importanza degli obbiettivi e degli impegni che si hanno, per valutare al meglio su quale concentrarsi per primo. Questo insieme alle liste giornalieri sui compiti da fare e i compiti fatti è un abitudine lavorativa che migliora sia l’organizzazione che la qualità dei lavori del manager.

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Per quanto riguarda invece la vita privata, il manager deve essere preparato a svegliarsi almeno 3 ore prima di entrare in ufficio. Questo perché si ha così del tempo sufficiente per rilassarsi e dedicarsi a se stessi, leggendo, facendo movimento o semplicemente rilassandosi. Serve alla mente per ritrovare la pace prima di affrontare un dura giornata lavorativa. Inoltre per la propria crescita culturale è importante leggere molti libri durante l’anno. I manager più importanti leggono ogni giorno libri formativi.

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Dal sonno al cibo, tra le abitudine migliori da prendere sia per il lavoro che per il proprio stato fisico si trova la corretta alimentazione. Evitare quindi tutti quegli alimenti non salutari, che appesantiscono soltanto il fisico e aumentano il senso di stanchezza. Ed infine sfruttare tutti i momenti che si hanno a disposizione per stare in famiglia, stancando del tutto la spina dal lavoro.