Cosa pensa il selezionatore

di Francesca Vinciarelli

3 Luglio 2015 14:00

Il colloquio è un momento ricco di tensione molto spesso ci si impegna ad essere impeccabili, ma ecco cosa pensa veramente il selezionatore.

I riflettori quando si deve affrontare un colloquio di lavoro sono puntati verso l’esigenza di essere perfetti. Ma se ci soffermassimo un attimo su cosa effettivamente pensano i selezionatori durante il colloquio, cosa ne uscirebbe fuori? 

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I selezionatori valutano con attenzione molti elementi di chi hanno davanti, dalla stretta di mano iniziale fino a quella finale. Molto spesso si pensa che l’importante sia dare dell’eccellenti risposte e fare qualche semplice domanda. Ciò può essere vero, ma per i selezionatori è fondamentale sia le parole che si usano per rispondere e per chiedere, ma sia e sopratutto ciò che si dice in entrambi i casi.

Ad esempio i selezionatori molto spesso si trovano davanti candidati banali, ma come si capisce?  ad esempio dalle domanda, capita che i candidati pongano domande solo per dare una buona impressione. I selezionatori apprezzano e notano molto di più un candidato che ammette di non aver domande in quel momento. 

La sicurezza e la sincerità sono caratteristiche molto apprezzate, ma con esse non deve mancare mai nemmeno l’educazione. I selezionatori sono tutti diversi, può capitare uno più rigido ed uno più amichevole, in tutti i casi anche in quelli in cui ci si sente a proprio agio, non si deve mai dimenticare in che contesto ci si trova. Questo perché anche il modo in cui si sta seduti, può colpire l’attenzione di un selezionatore e può andare ad incidere sull’esito finale.

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Il selezionatore e l’esito di un colloquio, viene deciso in base a moltissimi elementi, per questo più che perfetti è meglio essere completi. Non basta un buon curriculum oppure un buon carattere, un selezionatore cerca un futuro lavoratore completo.