Lombardia: nuove doti per supportare l’occupazione

di Floriana Giambarresi

28 Marzo 2012 15:00

La Regione Lombardia annuncia la preparazione di un nuovo pacchetto di doti a sostegno dell'occupazione: lo dichiara Roberto Formigoni.

Novità in ambito occupazionale nella Regione Lombardia: il presidente Roberto Formigoni ha spiegato che si sta preparando un nuovo pacchetto di doti a sostegno dell’occupazione, che sarà utilizzato per investire soprattutto sulle politiche attive per la riqualificazione e la ricollocazione.

La notizia giunge dalla conferenza nazionale dal titolo “Più lavoro: lavorare di più, di più, più a lungo” che si è svolta nelle scorse ore in Lombardia. Ciò che si propone la Regione è quella di creare nuove condizioni che possano ampliare il livello occupazionale: per giungere all’obiettivo, sarà necessario agevolare le aziende che desiderano rilanciare gli investimenti e avere una produttività superiore a quella registrata attualmente.

Spiega così il governatore Formigoni: “Nelle prossime settimane sarà approvato un progetto di legge sul tema dello sviluppo in cui introduciamo nel mercato del lavoro lombardo una serie di novità tra cui una serie di agevolazioni che, in accordo con la parte più avanzata del mondo sindacale e del mondo produttivo, abbiamo concordato per favorire la contrattazione collettiva di secondo livello”.

Giungeranno a breve dunque una serie di tutele destinate ai lavoratori: tra gli strumenti utilizzati vi sono gli ammortizzatori sociali “concepiti però non più soltanto come un parcheggio per la disoccupazione, ma come uno strumento per favorire il reingresso dei lavoratori a seguito di un percorso di riqualificazione che realizziamo attraverso il sistema delle doti”.

Si stanno inoltre intensificando azioni per favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro, un ruolo importante per i professionisti di tutta Italia, soprattutto in riferimento all’occupazione femminile: “Obiettivo prioritario è quello di garantire – ha spiegato Formigoni – maggiore libertà alla donna. Non vogliamo che nessuna donna più in Regione Lombardia sia costretta a scegliere uno solo dei due ruoli, o quello dell’attenzione alla famiglia o del lavoro. La donna deve poter essere insieme madre e moglie, e anche professionista e creatrice nel mondo del lavoro”.

Pertanto la Regione Lombardia sta attribuendo mezzo miliardo di fonti alle aziende, possibili grazie a un accordo stretto con la Banca europea degli investimenti, e si andrà a ridurre anche ulteriormente i tempi di pagamenti ai fornitori.