Assoprovider: nuova normativa su pirateria tuteli le Pmi di Tlc

di Noemi Ricci

3 Febbraio 2009 16:10

Troppo pochi 60 giorni per elaborare la legge contro la pirateria online secondo Assoprovider: a rischio i diritti delle Pmi di Telecomunicazioni, da anni in attesa di nuove norme

Pirateria, un tema troppo complesso secondo Assoprovider per poter essere sviscerato in soli 60 giorni, tempo stimato dal coordinatore del Comitato Tecnico contro la pirateria digitale e multimediale Mauro Masi per elaborare una legge volta ad impedire la diffusione incontrollata di contenuti protetti da copyright e ricomporre un quadro normativo ormai inefficace e non più al passo con i tempi.

Assoprovider ha dunque inviato una richiesta di audizione al Prof. Masi, tramite una lettera aperta firmata tra gli altri anche da Adiconsum, AIIP, AltroConsumo, AssoDigitale, AssoProvider, Dmint.it, FIMI, IWA, NNSquad Italia, ISOC, Microsoft, Google Italia e NEXA.

In sostanza, l’Associazione Provider Indipendenti manifesta la preoccupazione che in Italia vengano usati da parte delle Autorità due pesi e due misure per la valutazione della gravità dei fenomeni legati ad Internet.

Il tempo limitato che si sarebbe dato il Comitato avrebbe lo scopo di chiudere in fretta i lavori e tutelare gli interessi di un ristretto gruppo, mentre realtà come le Pmi delle Tlc sono in attesa da anni di misure in grado di «liberarle da vessazioni borboniche quali i contributi amministrativi che impediscono la diffusione di infrastrutture e di servizi di telecomunicazioni a banda larga per gli Isp, quali il Dm314 e il patentino installatori anacronistico e inapplicabile ai nostri giorni senza bloccare l’informatizzazione del paese, quali la necessità di avere 1 milione di euro di capitale sociale per poter essere gestore di Posta Elettronica Certificata.».

Nella lettera viene quindi chiesto, tra le altre cose, che vengano modificati tempi e modalità di lavoro del Comitato tecnico antipirateria, aprendolo alla partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei consumatori, del mondo dell’impresa, degli addetti ai lavori ed degli esperti della materia.

E intanto, il Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale, ha risposto alle polemiche nel forum della Presidenza del Consigilio dei Ministri, che «non esistono conclusioni precostituite, né limiti temporali cogenti» per lo svolgimento dei lavori del Comitato.