Domicilio temporaneo, durata e rinnovo

Risposta di Barbara Weisz

22 Febbraio 2024 11:23

Gabriella chiede:

Dopo un anno di domicilio temporaneo per assistenza a genitore portatore di handicap grave (legge 151), è obbligatorio cambiare residenza o si può rinnovare il domicilio, magari rientrando in servizio, anche per pochi giorni?

In generale, non ci sono limiti temporali al domicilio temporaneo, che si può autocertificare senza bisogno di registrazioni specifiche all’Anagrafe.

Se il motivo per il quale ha bisogno della certificazione è il riconoscimento di un congedo o di una prestazione INPS (ad esempio in veste di caregiver), certamente deve rifare la pratica che ha già fatto lo scorso anno. Se come lei scrive si tratta di un domicilio temporaneo, basta produrre un’autocertificazione (molti Comuni hanno sul sito uno specifico modulo, che può scaricare).

Diverso è il caso della residenza temporanea, che invece dura un anno (ogni 12 mesi i Comuni rivedono lo schedario della popolazione temporanea) e si applica a coloro i quali sono residenti in un diverso comune.

Se nel suo caso si tratta di residenza temporanea, deve recarsi in Comune ed in questo caso potrebbe esserci la necessità di spostare la residenza in via definitiva, anche se non ci sono automatismi: il Comune valuta in base a situazioni specifiche, il prolungamento della residenza temporanea.

=> Come ottenere la residenza da ospite

Cos’è il domicilio temporaneo?

Il domicilio temporaneo è soltanto un luogo in sui si vive per un certo periodo di tempo per svariati motivi e situazioni transitorie legate al lavoro, studio o esigenze familiari.

Come funziona il domicilio?

Il domicilio di una persona è il luogo in cui si stabilisce la sede principale dei propri affari e interessi. Di norma coincide con il luogo in cui si vive stabilmente, anche nei casi in cui la residenza sia fissata altrove.

Cosa comporta il domicilio temporaneo?

Quando per necessità provvisoria ci si trasferisce a vivere in un posto diverso dal domicilio abituale, si configura il domicilio temporaneo, che comunque non ha effetti particolari in materia fiscale o legale, e serve solo a segnalare situazioni abitative transitorie, dichiarate con atto notorio. Per ottenere anche il domicilio sanitario temporaneo, bisogna invece chiedere prima alla propria ASL di residenza la cancellazione del medico curante e poi richiedere il domicilio sanitario presso la ASL di competenza del domicilio temporaneo.

Come ottenere il domicilio senza cambiare residenza?

Il domicilio non deve per forza corrispondere alla residenza e non deve necessariamente essere comunicato al Comune. Per cambiare il solo domicilio e non la residenza basta solo presentare un’autocertificazione firmata, su carta libera oppure usando la modulistica personalizzata di ogni Comune.

Come si fa a dimostrare il domicilio?

Non esiste una documentazione specifica che attesti il domicilio, perché legalmente non è necessario. In alcuni casi si ricorre alle utenze domestiche (bollette) intestate a proprio nome per dimostrare che si abita in un determinato immobile ma, a differenza della residenza, per dimostrare il domicilio basta una dichiarazione di atto notorio che riporta l’indirizzo del domicilio scelto.

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