Tratto dallo speciale:

I provvedimenti per le imprese nella Legge Finanziaria 2007

di Michele Ledda

19 Gennaio 2007 15:00

Le principali ricadute dei provvedimenti della Finanziaria 2007 su imprese, lavoratori e innovazione tecnologica

La Legge Finanziaria 2007 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 299 del 27 dicembre 2006 prevede al suo interno una serie di azioni in favore del mondo delle imprese. Oltre a queste riporteremo tutte le norme che comportano per le imprese l’espletamento di specifici provvedimenti a loro carico.

Il primo provvedimento riguarda la riduzione del cuneo fiscale (art. 18)

La Finanziaria 2007 riduce infatti di 5 punti il cuneo fiscale. La riduzione delle tasse del lavoro sarà del: 60% a favore delle imprese; 40% a favore dei lavoratori Oggetto della riduzione: solo le imprese che hanno alle proprie dipendenze lavoratori stabili o che si impegnano a stabilizzarli.

La misura si applica sull’IRAP, per ogni dipendente, su base annua, per un importo di:

  • 5.000 € per le per le imprese del Centro Nord;
  • 10.000 € per le imprese del Sud

L’importo deducibile aumenta nel caso di donne lavoratrici assunte nel Mezzogiorno.

Sono poi deducibili le spese relative agli apprendisti,ai disabili, al personale con contratti di formazione lavoro e al personale addetto a ricerca e sviluppo.

Il secondo provvedimento riguarda la Stabilizzazione dei rapporti di lavoro (art. 178) sono previsti infatti interventi volti a stabilizzare i rapporti di lavoro, per favorirne la piena trasformazione da co.co.co. e co.co.pro. in lavoro subordinato.

Nello specifico, la misura prevista all’art. 178, è destinata a operare, a seguito di accordi aziendali ovvero territoriali, tra datore di lavoro (committente) e organizzazioni sindacali, fino al 30 aprile 2007. La norma ha quindi la sua ratio nell’introduzione di un percorso consensuale di stabilizzazione dei rapporti di lavoro parasubordinati. La norma interessa le imprese in quanto dove sia prevista l’assunzione del lavoratore con contratto di lavoro subordinato, il datore di lavoro versi una somma a titolo contributivo straordinario integrativo alla gestione speciale verso l’INPS, cui corrisponderà a carico della finanza pubblica, un contributo nella misura massima utile a raggiungere l’aliquota contributiva per il lavoro subordinato.

Anche i provvedimenti in favore dell’emersione dell’occupazione irregolare e lotta al lavoro nero investono in maniera diretta ed in diretta le imprese. In particolare gli interventi si articoleranno in:

  • Predisposizione di indicatori di congruità costituiti da indici che rapportano la qualità dei servizi e beni prodotti con la quantità delle ore necessarie per produrli (art. 169);
  • Introduzione dei meccanismi necessari per garantire il rispetto degli obblighi contributivi (art. 170);
  • Inasprimento delle sanzioni amministrative in materia di lavoro. (art. 171);
  • Estensione dell’obbligo di comunicazione a tutti i settori di attività dell’instaurazione del rapporto di lavoro il giorno antecedente (art. 172);
  • Finanziamento di progetti di ricerca in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di attività promozionali finalizzate alla prevenzione e alla diffusione della cultura della saluta e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento ai settori a più elevato rischio infortunistico (art. 173);
  • Misure volte a promuovere l’emersione spontanea, rendendola conveniente per il datore di lavoro (art. 177)

La Finanziaria prevede inoltre interventi in materia di ammortizzatori sociali che sono comunque in attesa di una loro riforma. In particolare è stata introdotta la possibilità di accedere ai trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e di mobilità ai dipendenti delle imprese esercenti attività commerciali con più di 50 dipendenti, delle agenzie di viaggio e turismo con più di 50 dipendenti e delle imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti.

Al comma 11 dell’articolo 104 sono incluse le misure a sostegno dell’apparato produttivo. È infatti prevista l’istituzione di intesa con il Ministero per lo Sviluppo Economico, di una struttura apposita per contrastare il declino dell’apparato produttivo e salvaguardare e consolidare le attività e i livelli occupazionali delle imprese di rilevanti dimensioni che versano in crisi economico-finanziaria.

La Finanziaria ha esteso inoltre a 7 anni, rispetto agli attuali 3, la copertura finanziaria al Fondo per le Aree Sottoutilizzate. Le risorse ammontano a circa 120 miliardi di euro.

Gli interventi finanziari saranno concentrati sulle priorità necessarie allo sviluppo del Mezzogiorno. Come detto in precedenza le imprese del Sud beneficeranno di una maggiore riduzione del cuneo fiscale, oltre a questo la Legge dispone una stabilizzazione del credito di imposta da utilizzarsi in sede di nuovi investimenti. Inoltre partirà con uno stanziamento nella prima fase di applicazione, di 100 milioni di euro, la sperimentazione di misure riservate alle aree metropolitane meridionali, caratterizzate da forte degrado socio economico. In queste aree saranno concesse esenzioni fiscali e contributive per la nascita di nuove PMI.

Per quanto attiene al campo dell’innovazione industriale la Finanziaria prevede il finanziamento di 5 linee di progetti individuati nell’ambito di altrettante aree tecnologiche quali:

  • Efficienza energetica;
  • Mobilità sostenibile;
  • Scienza della vita;
  • Nuove tecnologie per il made in Italy;
  • Tecnologie innovative per il patrimonio culturale.

Viene istituito inoltre il Fondo per la competitività, che finanzierà sia i progetti di innovazione industriale, sia gli interventi di sostegno agevolato alle imprese di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico. A questo scopo è previsto uno stanziamento di 1,1 miliardi di euro nel prossimo triennio. Viene poi istituito il Fondo per la finanza di impresa al quale viene destinato uno stanziamento pari a 300 milioni di euro per il prossimo triennio. Questo mira a facilitare l’accesso al credito ed al mercato finanziario da parte delle PMI.

Sul fronte della ricerca la Finanziaria prevede la costituzione dell’Agenzia Nazionale della Valutazione università e ricerca che con una copertura di 5 milioni di euro valuterà i risultati della ricerca delle Università, degli Enti pubblici di ricerca ed anche degli Enti privati destinatari di finanziamenti pubblici.

Più specificamente per le imprese è previsto che quelle che investono in ricerca possano beneficiare di un credito di imposta fino al 10% dei costi sostenuti. Il credito è elevato al 15% se i costi si riferiscono a contratti stipulati con Università o Enti pubblici di ricerca. Il massimale dei costi è fissato in15 milioni di euro all’anno. Il budget complessivo dell’operazione è di 300 milioni di euro per 3 anni.

Viene inoltre istituito il Fondo per gli Investimenti in Ricerca Scientifica e Tecnologica, che unisce in un unico fondo quelli precedenti esistenti presso il Ministero.