Telemarketing: luci e ombre del Registro delle opposizioni

di Tullio Matteo Fanti

2 Febbraio 2011 15:30

Il Registro delle opposizioni ha provocato nelle sue prime ora di vita notevoli lamentale da parte delle utenze. Adiconsum fa il punto sulla situazione e spiega cosa c'è che non va e cosa si può fare

Nonostante il Registro delle opposizioni abbia appena 24 ore di vita, sono già numerose le difficoltà sperimentate dai cittadini alle prese con il servizio, che lamentano notevoli difficoltà nel portare a termine la registrazione online, oltre a problematiche relative a numeri non presenti negli elenchi pubblici aggiornati. Adiconsum fa il punto sulla situazione e spiega cosa c’è che non va e cosa si può fare.

Innanzitutto, l’iscrizione al Registro garantirebbe, secondo l’associazione per la difesa dei consumatori, solamente una riduzione delle chiamate a fini commerciali; le aziende possono infatti utilizzare altri elenchi ai quali il consumatore ha fornito la propria autorizzazione (solo il recente intervento dell’autorità della Privacy ha regolamentato in parte la cosa).

Sotto accusa anche le modalità di iscrizione al Registro, che, seppur numerose (web, mail, fax, numero verde), non risultano agevoli per anziani e fasce deboli; la procedura prevede infatti una conferma dell’avvenuta registrazione attraverso una telefonata che non può essere delegata a terzi.

Inoltre, manca un sistema di monitoraggio del servizio veramente affidabile, in quanto questa procedura viene attualmente effettuata dalla stessa Fondazione Bordoni che gestisce il registro. Infine, nel caso un consumatore continui a ricevere telefonate commerciali nonostante l’iscrizione al Registro, non esistono strumenti pensati per un eventuale richiamo.

In conclusione, si ha la netta impressione che «il Registro sia strutturato prevalentemente a tutela della aziende e poco a tutela del consumatore, […] poiché né facilita il consumatore nel suo diritto a non essere disturbato né tutela la sua privacy, ovvia conseguenza della scelta del Governo di non udire le Associazioni Consumatori in fase di stesura del provvedimento».

Adiconsum chiede di conseguenza al Garante che l’iscrizione al Registro impedisca di ricevere totalmente le telefonate per usi commerciali, di assistere gli utenti all iscrizione e successive modifiche, una attività di monitoraggio effettuata da un ente terzo e una modalità concordata per garantire ai consumatori il diritto al reclamo.

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