


La pubblicità su LinkedIn può essere uno strumento molto efficace per aziende e professionisti che desiderano ampliare il proprio pubblico e trovare nuove opportunità di business. Come tutte le principali piattaforme social, anche LinkedIn consente di sponsorizzare contenuti e creare campagne pubblicitarie, tramite le cosiddette LinkedIn Ads. Eppure, questa opportunità non sempre viene sfruttata a dovere, e questo accade per due motivi principali.
Innanzitutto, la portata dei post organici in piattaforma è abbastanza ampia, un aspetto che riduce la percezione della necessità di investire in pubblicità a pagamento. Il secondo motivo è legato al funzionamento delle sponsorizzazioni, che su LinkedIn sono leggermente differenti rispetto a quelle delle piattaforme del gruppo Meta (come Facebook e Instagram).
In ogni caso, per le realtà che operano nel B2B, la pubblicità su LinkedIn può offrire ottimi risultati, se utilizzata correttamente.
Pubblicità su LinkedIn, come funziona
La pubblicità su LinkedIn si compone di campagne e annunci, i cosiddetti LinkedIn Ads. Come avviene con gli annunci sugli altri social, i LinkedIn Ads permettono di raggiungere, mediante post a pagamento, un pubblico ampio e selezionato. Uno dei principali punti di forza di questa piattaforma è proprio la possibilità di creare annunci molto mirati, ideali nel caso in cui ci si debba rivolgere ad altre aziende o a professionisti.
Gli obiettivi che si possono raggiungere con le campagne LinkedIn sono molti: dalle visite al sito web al potenziamento della brand awareness, da lead e conversioni all’ottenimento di nuovi candidati per un’offerta di lavoro.
Anche i formati pubblicitari disponibili sono davvero tanti. La pubblicità su LinkedIn si può effettuare mediante:
- immagine classica
- immagini a scorrimento (i cosiddetti caroselli)
- video
- testi con logo
- spotlight
- messaggi InMail.
Per quanto riguarda lo spotlight, è un tipo di annuncio che rimanda a una pagina o a un sito web esterno. I messaggi InMail, invece, sono dei veri e propri annunci che, però, non compaiono sul feed principale, perché vengono inviati nella posta privata agli utenti di LinkedIn.
Il Campaign Manager di LinkedIn
Per gestire la pubblicità su LinkedIn, la piattaforma mette a disposizione degli utenti uno strumento specifico: il Campaign Manager.
Una volta creato un profilo aziendale, è possibile accedere al Campaign Manager tramite il sito business.linkedin.com e cliccare su “Crea annuncio”. Da qui si accede al pannello di controllo, dove si imposta la campagna pubblicitaria passo passo.
La prima scelta da compiere riguarda l’obiettivo. LinkedIn permette di scegliere tra:
- notorietà, per aumentare la visibilità e la brand awareness;
- considerazione, che a sua volta consente di selezionare diversi obiettivi secondari, quali visualizzazioni al video, visite al sito web e interesse;
- conversione, indicata per ottenere lead qualificati, conversioni e vendite o candidature.
Una volta impostato l’obiettivo, il Campagn Manager permette inoltre di selezionare il proprio target di riferimento scegliendo criteri specifici come settore, ruolo professionale, area geografica.
Infine, si imposta il budget giornaliero e si passa alla creazione dell’annuncio, scegliendo il formato più adatto in base all’obiettivo.
Quando utilizzare la pubblicità su LinkedIn
Pur essendo uno strumento potente e versatile, la pubblicità su LinkedIn non è adatta a tutte le realtà. Le campagne sponsorizzate su questa piattaforma funzionano al meglio per aziende e professionisti del settore B2B, ossia coloro che offrono prodotti o servizi ad altre imprese.
Al contrario, chi si rivolge prevalentemente al consumatore finale potrebbe non trovare nel pubblico di LinkedIn una base sufficiente per ottenere buoni risultati.
Inoltre, è bene tener presente che le campagne su LinkedIn tendono a essere più care rispetto ad altri social.
È bene creare campagne e LinkedIn Ads solamente quando si ha a disposizione un budget pari almeno a 40/50 euro al giorno. Con budget inferiori, infatti, non sempre si possono ottenere risultati apprezzabili.
di Laura Caracciolo, Social media manager, AU di Emera