LinkedIn: come ottimizzare il profilo per attrarre opportunità di business

di Laura Caracciolo

25 Febbraio 2025 10:22

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Per PMI e professionisti che intendono attrarre opportunità di business, LinkedIn è una piattaforma fondamentale: ecco come ottimizzare correttamente il profilo.

LinkedIn, il social media delle connessioni professionali, non è solo una piattaforma per la ricerca o l’offerta di lavoro. Nato come un prezioso strumento per recruiter e candidati in cerca di impiego, oggi questo social rappresenta una vera opportunità per aziende e professionisti che desiderano farsi notare da potenziali clienti o cercare partnership lavorative. Naturalmente, per sfruttarne appieno il potenziale, è fondamentale utilizzarlo in maniera strategica e ottimizzata.

PMI e professionisti interessati a utilizzare la piattaforma per attrarre clienti devono porsi una domanda di base: come ottimizzare il profilo LinkedIn in modo efficace?

Ottimizzare il profilo LinkedIn significa, innanzitutto, rendere subito chiaro al lettore, il ruolo del suo proprietario all’interno dell’azienda o, in alternativa, spiegare in modo dettagliato in cosa consiste l’attività professionale svolta. In poche parole, occorre rendere noto senza mezzi termini a chi si vuol rivolgere un determinato professionista o il titolare di un’impresa: parliamo del cosiddetto “target”.

Un profilo ottimizzato in maniera corretta consente di aumentare le opportunità di business, ma non solo. Offre anche maggiore visibilità all’interno dei risultati di ricerca sulla piattaforma. Quando ogni sezione è compilata in maniera strategica, infatti, il profilo verrà mostrato nei più alti livelli dei risultati di ricerca. In questo modo, si aumentano le probabilità di essere trovati da clienti o partner potenziali.

Ottimizzare il profilo LinkedIn: sommario e URL

Ma come ottimizzare il profilo LinkedIn, in concreto? Il primo passo riguarda la compilazione del sommario.

Detto anche headline, si tratta del primo elemento che gli utenti vedono quando effettuano una ricerca. Questa sezione, visibile anche senza aprire il profilo, deve essere ottimizzata con parole chiave rilevanti per il settore di attività. Inserire keyword pertinenti nel sommario, così come nelle sezioni di riepilogo ed esperienze, contribuisce a rendere il profilo visibile ogni volta che un utente esegue ricerche correlate.

Un sommario efficace, comunque, non serve solo a migliorare la visibilità, ma anche a comunicare chiaramente cosa può offrire un’azienda o un professionista e il suo valore aggiunto che lo differenzia dai concorrenti. Deve essere conciso, chiaro e orientato ai bisogni del pubblico di riferimento.

Un altro aspetto basilare nell’ottimizzazione del profilo LinkedIn è l’URL personalizzato. Spesso sottovalutato, questo elemento è determinante per migliorare il posizionamento tra i risultati di ricerca.

Un URL ottimizzato correttamente deve includere il nome del professionista o dell’azienda, associato a una parola chiave rilevante. In questo modo, migliorerà la visibilità del profilo.

L’importanza delle immagini

Altro aspetto da considerare quando ci si domanda come ottimizzare il profilo LinkedIn riguarda le immagini, spesso poco considerate. La piattaforma consente di caricare due tipologie differenti di immagini: la foto profilo e la copertina.

La foto profilo, ovviamente, dovrà essere il più professionale possibile.

Deve, perciò, trasmettere un senso di fiducia ai clienti potenziali che ricercano il profilo per trovare informazioni sull’attività o sul professionista.

Ottimizzare il profilo su LinkedIn significa inoltre scegliere un’immagine di copertina idonea che dovrebbe riprendere il logo aziendale e i colori del brand.

È importante anche rispettare il formato delle due immagini, così come richiesto dalla piattaforma in modo che la visualizzazione sia chiara ed integra. Per la foto profilo bisogna scegliere un file con dimensioni tra i 400×400 e i 7.680×4.320 pixel. Per quanto concerne l’immagine di copertina, invece, la dimensione imposta da LinkedIn è di 1584×396 pixel.

Come ottimizzare riepilogo ed esperienze

Come accennato, oltre che nel sommario, le parole chiave devono essere inserite anche nel riepilogo e nelle esperienze.

Il riepilogo, che può contenere fino a 2.600 caratteri, va utilizzato per comunicare il valore e le unicità del brand o dell’attività professionale. Nella compilazione di questa sezione, bisognerà utilizzare un linguaggio chiaro e persuasivo. È importante mettere bene in evidenza i vantaggi che si possono offrire ai clienti spiegando bene anche i casi di successo ottenuti.

Infine, non bisogna dimenticare di mantenere sempre aggiornate le sezioni dedicate alle esperienze lavorative e alla formazione. Queste sezioni sono utilissime perché mostrano competenza e aumentano la credibilità.


di Laura Caracciolo, Social media manager, AU di Emera