Verso N-Conference: le sfide del futuro

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 29 Maggio 2020
Aggiornato 15:43

Dialoghi Ribelli – Verso N-Conference 2021: top manager e visionari hanno raccontato il futuro che verrà anche alla luce dell'esperienza Covid.

Transumanesimo, nuove tecnologie, sfide del futuro, smart working, sostenibilità, nuovi modi di viaggiare: sono alcuni dei temi affrontati nell’ambito dell’evento “Dialoghi Ribelli – Verso N-Conference 2021” promosso da Ninja Academy,  e che si colloca nel palinsesto della Milano Digital Week.  Obiettivo, raccontare storie, aprire confronti e dare spazio a riflessioni concrete sul nuovo presente e sul futuro ormai alle porte.

Sul palco digitale della maratona virtuale – spin-off di N-Conference, il Business Visionary Show di Ninja che si svolgerà nella primavera del 2021 –  irko Pallera, founder & Ceo Ninja e Direttore Scientifico della scuola di marketing Ninja Academy, (alta formazione professionale) ha “incontrato” Marco Attisani, founder di Watly, Quang Ngo Dinh, VP Consumer Market TIM, Roberto Ciacci Marketing Director di Robintur S.p.A., Mirco Pasqualini VP Strategic and Innovation Design, Enea Roveda Group Ceo Lifegate,  Domenico Romano Marketing Manager Aw-Lab, Guido Stratta Direttore sviluppo, training, recruiting & people caring Gruppo Enel, e Fabio Zaffagnini di Rockin’1000.

Il Coronavirus non deve essere un freno – ha ricordato Pallera. Come in ogni crisi occorre trovare la chiave per uscirne più forti e rafforzati. In tre ore abbiamo dato spazio a grandi personaggi del mondo del business che hanno raccolto la sfida della pandemia e hanno alzato lo sguardo sfruttando il momento senza soccombere.

Marco Attisani, alla guida di Watly, startup impegnata a garantire acqua, energia e connessione ai paesi del terzo mondo, ha parlato di trasumanesimo e ha spronato i manager ad essere “audaci”.

Il transumanesimo è una tecno filosofia che prevede l’evoluzione dell’essere umano grazie all’implementazione tecnologica – spiega  Attisani. e tecnologie non devono essere utilizzate come arma di controllo ma devono essere studiate, capite perché solo così salveranno il mondo.

In questi mesi la tecnologia ha dato un forte impulso al processo di digitalizzazione del Paese, innescando cambiamenti che, se gestiti adeguatamente, potranno creare valore, ha ricordato Quang Ngo Dinh, VP Consumer Market TIM.

Grazie alle nostra rete, sia fissa che mobile, i nostri figli hanno potuto continuare a studiare, le aziende  hanno dato continuità alle proprie attività e tutti noi siamo riusciti a restare in contatto con i nostri cari e con il mondo esterno. Insomma, l’emergenza ci ha fatto rendere conto di quanto la digitalizzazione sia un bene primario: per la ripartenza ci aspettiamo che tecnologia e la connettività si affermino tra le priorità per uscire dall’emergenza velocemente e più forti”.

Fabio Zaffagnini, Founder Rockin ‘1000 ha raccontato il progetto “Together we can” di Aperol: 1200 musicisti hanno suonato a distanza a favore di una raccolta fondi per la protezione civile: il progresso tecnologico ha salvato le persone malate e la musica ha salvato tutti gli altri, il digitale è stato utilizzato come mezzo di diffusione, non come un fenomeno fine a se stesso.

Secondo Enea Roveda, Group Ceo Lifegate la pandemia ci ha uniti e ci ha fatto acquisire maggiore consapevolezza degli aspetti sociali e ambientali.

Gli eventi come questo portano a due fasi: la prima emozionale e la seconda di ragionamento secondo le scelte quotidiane che entrano a far parte della vita delle persone. La crescita dell’interesse verso la sostenibilità  – evidenzia Roveda – è aumentata dal 43% del 2015 al 72% di oggi. Questo ha comportato un cambio di rotta delle aziende che si sono accorte dell’attenzione degli italiani sul versante della sostenibilità e gli aspetti sociali e ambientali.

Di design ha parlato invece Mirco Pasqualini, VP Strategic and Innovation Design.

E’ necessario pensare al design come una prospettiva per comprendere meglio come sviluppare il business – spiega -. Da questo si evince che in piena emergenza c’è stata un’accelerazione di alcuni cambiamenti che erano già in atto e una crescita più veloce delle abitudini.

In generale, dovremo abituarci al fatto che la situazione sia cronica e rivedere tutto ciò che ci appartiene, accelerando nuove tendenze e cambiare in maniera radicale il nostro modo di fare turismo ha ricordato Roberto Ciacci, Marketing Director di Robintur S.p.A.

Il settore del turismo è inevitabilmente uno dei più colpiti in Italia (-55%) ma stiamo cercando di fare il possibile per affrontare la situazione e far fronte alle difficoltà.

In base a un sondaggio tra i propri clienti, la destinazione privilegiata per le vacanze quest’anno sarà l’Italia. Un dato positivo e interessante sul quale puntare.  “Spero che gli italiani tengano all’Italia e che ne valorizzino l’industria.

Domenico Romano di Aw-Lab è un ribelle del retail.

Il covid 19 ha solo accelerato la crisi di traffico negli store fisici già in corso nel mondo del retail. Gli scenari che si presentano a noi operatori del settore sono completamente nuovi. L’innovazione è indispensabile. Innovazione nei business model, nei processi di vendita, nel marketing e soprattutto nella relazione col cliente. Le nuove frontiere del mondo “phygitale” saranno enormi oceani blu da esplorare dove l’aspetto umano, il mondo degli atomi si mescolerà con le potenzialità della tecnologia, il mondo dei bit, per disegnare un nuovo futuro. A noi il compito di renderlo sostenibile.

Infine, molti gli aspetti positivi legati al lockdown evidenziati dai relatori, in particolare da Guido Stratta, Direttore sviluppo, training, recruiting & people caring Gruppo Enel: “l’emergenza ci ha fatto reagire davanti alla paura, facendoci diventare ‘digilogici’, sfruttando il digitale al meglio delle potenzialità.

Ben 30.000 impiegati in Enel hanno lavorato in totale smart working in questi mesi: la gerarchia, spesso sentenziata dalle riunioni fisiche in ufficio, è sparita, in quanto le idee buone non la necessitano. Vi è stato un maggiore rispetto del tempo ed è emersa la consapevolezza di vivere nel mondo della liquidità. In Enel, quando la situazione sarà stabile, sarà l’individuo ad essere il protagonista del rientro. Dobbiamo contribuire a far fare alle persone le cose migliori che sono in grado di fare, non si ripartirà mai da soli.