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Francia: via libera Ue agli aiuti alle Pmi. Un esempio da seguire

di Davide Di Felice

Pubblicato 16 Luglio 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

In tempo di crisi, esempi di buone pratiche possono venire anche da oltre confine, ispirando le politiche locali a incrementare gli aiuti alle Piccole e Medie imprese con misure temporanee di supporto, sotto forma di aiuti di Stato, strada già  intrapresa dall’Italia con un primo piano di interventi basato su prestiti agevolati e aiuti in Private Equity.

Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha dato il via libera, ai sensi delle norme del trattato CE relative agli aiuti di Stato, ad una misura adottata dal Governo francese che autorizza le autorità  nazionali e locali a partecipare in strutture di intervento nel capitale di rischio, per facilitare l'accesso al credito da parte delle Pmi.

La misura è infatti conforme alle direttive della Commissione sul capitale d'investimento ed al quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, destinato a favorire l'accesso al credito nel contesto della crisi economica e finanziaria attuale.

Il regime rispetta, in particolare, le soglie fissate per i diversi settori d'investimento e per la partecipazione di investitori privati.
La sua durata è limitata al 31 dicembre 2010.

Neelie Kroes, commissario europeo per la concorrenza, ha sottolineato che

La Commissione ha autorizzato questa nuova misura adottata dalle autorità  francesi per stimolare l'economia reale. La Francia ha mostrato il modo in cui gli Stati membri potevano trarre vantaggio dal quadro temporaneo della Commissione per intensificare i loro sforzi nella lotta contro gli effetti della crisi.

Il regime considerato permetterà  a autorità  ed altri enti pubblici di partecipare o aumentare la loro partecipazione in strutture d'intervento in capitale-investimento: si potranno investire nelle Pmi tranches massime di 2,5 milioni di euro per ogni periodo di dodici mesi, fino al 31 dicembre 2010.

La partecipazione del settore privato alle strutture d'intervento in capitale di rischio dovrà  essere almeno del 30%, conformemente al quadro temporaneo della Commissione.

Questa misura è la seconda adottata dalla Francia nel settore del capitale d'investimento, in un quadro temporaneo ma organico di aiuti di Stato autorizzati dalla Commissione.

Il Governo francese ha così dimostrato una forte dinamicità  nell'intervento a favore dell'economia reale per rimediare alla stretta attuata dal settore creditizio.

I regimi finora autorizzati riguardano:

  • l’aiuto temporaneo che permette il ricorso a garanzie sovvenzionate per dinamizzare l’ economia reale;
  • gli aiuti alle imprese sotto forma di tassi d’ interesse ridotti;
  • i prestiti a favore delle imprese che fabbricano prodotti verdi;
  • l’aiuto temporaneo che permette d’accordare alle imprese un importo massimo di 500.000 euro;
  • la modifica temporanea del regime di riduzione dell’ISF (imposta di solidarietà  sulla “fortuna” delle persone fisiche detentrici di patrimoni superiori a 790mila euro) per gli investimenti nelle Pmi.