Il web 2.0 migliora sempre il rapporto cliente/azienda?

di Stefano Besana

Pubblicato 4 Aprile 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

Di web 2.0 e di nuove risorse offerte dalla rete abbiamo già  parlato in passato, presentando alcuni classici esempi di come si possono impiegare, per fare un esempio, le tecnologie come i feed RSS.
Ma come possiamo utilizzare, all’atto pratico, queste nuove risorse? E soprattutto, sono sempre utili per migliorare il nostro business e potenziare il rapporto con i clienti?

Le risposte possono essere molteplici: la realtà  quotidiana con la quale ci confrontiamo tutti i giorni ci offre una serie di possibilità . Di certo, non sfruttarle appieno sarebbe un errore.

Non è un caso se aziende come Mediaworld utilizzano i feed RSS per mantenere aggiornati i propri consumatori sulle ultime novità . O se Tg di importanza nazionale impiegano largamente Twitter per mantenere aggiornato il mondo.

Personalmente, ritengo che fenomeni come questi debbano portare a riflettere, o quantomeno suscitare degli interrogativi in chi li osserva.

Un’azienda lungimirante è in grado di comprendere le possibilità  e le potenziali applicazioni di queste nuove tecnologie: non investire in questo settore potrebbe voler dire rimanere esclusi dal mercato del domani.

Certo, non tutti i business possono trovare giovamento dall’introduzione dei nuovi servizi 2.0. Tuttavia, chiunque si accosti all’ecosistema dei servizi tecnologici non può non rimanere colpito dalla pervasività  di tali strumenti. Aziende da una parte e clienti dall’altra.

Essere trattati come clienti 2.0, credo possa contribuire quasi in ogni caso a rafforzare certe dinamiche di fidelizzazione.

Ad ogni modo, prima di adottare tali servizi di interazione bisogna effettuare una sorta di ricognizione, per comprendere quali siano le proprie esigenze e i propri obiettivi primari in azienda (a quale tipo di clientela facciamo riferimento? Questi servizi ci sono realmente utili?): bisogna porsi delle domande e trovare delle risposte certe.

Questo perché non bastano le potenzialità  di un servizio a renderlo fattivo in azienda, bisogna saperlo sfruttare adeguatamente, senza riserve se è il caso, ma senza eccessi se diviene invasivo e quindi controproducente per il business.

Cosa fare dunque?
Senza dubbio studiare il mercato, perché senza una adeguata conoscenza diviene impossibile comprendere se le offerte possano fare al caso nostro o meno. Una volta fatto questo è possibile procedere oltre.