Tratto dallo speciale:

Bilanci XBRL: proroga e nuove scadenze

di Francesca Vinciarelli

19 Febbraio 2015 09:01

Prorogata l'entrata in vigore della nuova tassonomia XBRL per la redazione dei bilanci di esercizio: ecco fino a quando sarà ancora accettato il formato PDF.

Ufficiale la proroga per l’obbligo di redazione dei bilanci di esercizio con il nuovo formato elettronico elaborabile XBRL (eXtensible business reporting language). Dunque l’obbligo di deposito della nota integrativa secondo la nuova tassonomia XBRL, stabilito dalla norma pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 19 dicembre 2014, decorrerà dal 3 marzo 2015, in caso di bilanci d’esercizio approvati a partire da tale data e relativi a periodi amministrativi chiusi il 31 dicembre 2014 o successivamente.

=> Bilancio: dal 2015 deposito integrale in XBRL

Si tratta della novità che vede interessate circa un milione di società italiane non-quotate, le quali da quest’anno dovranno iniziare a formulare tutto il bilancio utilizzando la nuova tassonomia integrata, con l’obiettivo di rendere più agevole l’impiego del nuovo tracciato informatico, migliorando la trasparenza, la comparabilità e la fruibilità delle informazioni di bilancio. L’obbligo riguarda tutte le società di capitali italiane tenute alla redazione del bilancio, con eccezione per quelle che utilizzano i principi contabili internazionali, per il deposito al Registro delle Imprese dei conti annuali, redatti secondo le disposizione civilistiche. La novità è che a fare fede non sarà più la data di consegna del bilancio ma la data di approvazione in assemblea:

  • se questa arriverà entro il 2 marzo, la nota integrativa del bilancio di esercizio potrà essere depositata nei 30 giorni successivi in formato PDF;
  • se arriverà successivamente, ovvero a partire dal 3 marzo, la nota integrativa dovrà essere depositata in formato XBRL.

=> Online la tassonomia XBRL per i Bilanci 2015

A deciderlo è stato il Consiglio direttivo dell’Associazione XBRL Italia a fronte del via libera da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, nonché delle richieste avanzate dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e della disponibilità di Unioncamere e Infocamere ad accettare ancora per qualche tempo il deposito dei bilanci contenenti la nota integrativa secondo il vecchio formato in PDF. L’obiettivo è evitare che le società debbano convocare nuovamente le assemblee per una seconda approvazione dei bilanci nel formato corretto.