I tagli ai fondi per l’editoria cooperativa continuano a preoccupare un gran numero di testate italiane, specie le decine di piccole imprese allarmate dalle conseguenze sul piano della sostenibilità della loro attività, oltre che dell’autonomia di stampa.
Di fatto, in seguito all’art. 44 del d.l. 112/2008 – la manovra economica che anticipa la Finanziaria 2009 proposta dal ministro dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti e approvata definitivamente dal Parlamento – verrà apportata una pesante riduzione del contributo pubblico destinato ai giornali editi in cooperativa, non profit e politici.
Nello specifico, degli attuali 414 milioni di euro – già sottostimati rispetto al fabbisogno dichiarato (600 milioni) – ne verranno detratti il 40%. Ovvero 87 milioni nel 2009 e altri 100 nel 2010.
Diverse aziende hanno già annunciato la richiesta dello stato di crisi; 52 soggetti imprenditoriali, composti da 27 giornali editi da cooperative di giornalisti, 12 organi di partito e 13 quotidiani e periodici di movimenti politici, hanno dichiarato che «la soppressione del diritto soggettivo e il mancato adeguamento delle risorse necessarie per l’erogazione dei contributi all’editoria comporterà la loro chiusura immediata».
Per fare il punto della situazione, domani a Roma si terrà l’l’Assemblea Straordinaria “Editori Cooperativi e non profit”, un momento di confronto con gli interlocutori politici e sociali che si prefigge di individuare possibili soluzioni per arginare l’attuale situazione di crisi.