Statuto delle Imprese approvato alla Camera

di Noemi Ricci

Pubblicato 4 Novembre 2011
Aggiornato 21 Novembre 2011 10:24

Approvato all'unanimità alla Camera lo Statuto delle Imprese, provvedimento che recepisce i principi Ue contenuti nello Small Business Act, tutelando la libertà d'impresa.

Statuto delle Imprese, è arrivata nella giornata di ieri la notizia dell’approvazione alla Camera all’unanimità del provvedimento che mira a tutelare la libertà di impresa recependo i principi dello Small business Act, la carta europea dei diritti delle Pmi.

Paolo Romani, ha subito sottolineato come lo Statuto delle Imprese sia «il primo provvedimento della lettera alla Ue approvato» e, continua il ministro dello Sviluppo Economico, sarebbe bene che «molti provvedimenti, in un momento di crisi come questo, fossero approvati nello stesso modo con una larga condivisione».

Il testo delle “Norme per la tutela della libertà d’impresa – Statuto delle imprese” non ha subito alcuna modifica rispetto a quello che aveva ottenuto il via libera del Senato lo scorso 20 ottobre.

Nel disegno di legge vengono definiti una serie di disposizioni volte ad allineare l’Italia con le richieste dell’Unione contenute nello Small Business Act come la libertà di iniziativa economica, un contesto normativo certo, la progressiva riduzione degli oneri amministrativi, trasparenza ed equità nell’accesso al credito.

«Un segnale di fiducia per le piccole imprese» lo ha definito il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini perché permetterà di “liberarle” «da costi e vincoli che ne comprimono le potenzialità».

E proprio Confartigianato chiede ora risultati concreti da subito. A beneficiare dei principi contenuti nello Statuto delle Imprese sarà infatti l’intero tessuto imprenditoriale italiano, costituito nella quasi totalità da piccole e medie imprese, ma è necessario che questi vengano «attuati subito affinchè gli imprenditori possano toccarne con mano gli effetti positivi», ha sottolineato Guerrini.

Tra le misure più urgenti da attuare c’è sicuramente la direttiva europea volta a risolvere l’annoso problema dei ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, ma anche dei privati, alle imprese. L’Ue ha chiesto da tempo che gli imprenditori possano contare su temi di pagamento certi, facendo scattare sanzioni e indagini dell’Antitrust una volta superati i 30 o 60 giorni di attesa.

Non meno cruciale per Confartigianato l’attuazione immediata delle disposizioni che prevedono lo studio preventivo dell’impatto delle iniziative legislative e regolamentari sulle piccole imprese, prima che queste vengano adottate; la proporzionalità e gradualità nell’introduzione di nuovi adempimenti in base alla dimensione e al settore merceologico dell’impresa; il divieto di introdurre nuovi oneri regolatori e amministrativi prima che ne siano stati ridotti o eliminati altri.

Guerrini ha poi manifestato apprezzamento per la proroga della delega al Governo sulla riforma degli incentivi, per la misura che prevede una riserva del 60% degli incentivi alle Pmi e per la destinazione del 25% alle micro e piccole imprese.